INTRODUZIONE AL VANGELO DI MATTEO
Caratteristiche principali
Matteo ha compreso e presentato
Gesù come colui che porta a compimento la storia e le speranze d'Israele:
un lungo elenco di antenati (la genealogia) collega Gesù alle grandi
figure del passato, fino ad Abramo; le vicende della sua infanzia ricordano
quelle di Mosè; nel discorso della montagna egli appare come il Maestro
che insegna le nuove esigenze di Dio; con la sua attività pubblica
inaugura la presenza del regno di Dio; la sua morte e risurrezione manifestano,
definitivamente, la sua identità di Messia Figlio di Dio, annunziato dai
profeti. Questa particolare prospettiva è confermata dal fatto che in
questo Vangelo le citazioni di frasi delle Scritture ebraiche sono molto
numerose e particolarmente esplicite. Gesù si rivolge innanzi tutto a
Israele, ma il suo popolo non lo comprende e non lo accetta, anzi lo respinge.
D'altra parte, quelli che credono in lui - siano essi Ebrei o non Ebrei - non
possono limitarsi a invocarlo come «Signore»; prima di raggiungere la
salvezza promessa, tutti dovranno affrontare un giudizio nel quale sarà
valutata la loro concreta ubbidienza alla volontà di
Dio.
Primi lettori
Dal testo si capisce che l'Autore ha
scritto soprattutto per cristiani di origine ebraica. Egli ha fissato i
principali ricordi sulla vita di Gesù e sul suo insegnamento mettendo in
particolare risalto quegli aspetti che potevano maggiormente interessare gente
molto legata alla fede e all'ambiente d'Israele. I suoi lettori avevano la
certezza che Gesù crocifisso e risorto era il vero Messia; si sforzavano
di interpretare i suoi gesti e le sue parole attraverso un costante confronto
con l'Antico Testamento; sapevano di essere uniti in una comunità voluta
da Gesù stesso, la Chiesa, all'inizio formata da discepoli ebrei ma ormai
aperta anche ai pagani; cercavano, nelle norme ricevute da Gesù, le
indicazioni per vivere un'esistenza cristiana distinta da quella ebraica e
insieme più
perfetta.
Autore
Un'antichissima
tradizione cristiana, conosciuta già nel Il secolo, attribuisce questo
vangelo a uno dei dodici discepoli: all'agente delle tasse che qui è
chiamato Matteo (vedi 9, 9) e altrove Levi (vedi Marco 2, 14). Gli studiosi
moderni sono concordi nel ritenere che si tratta comunque di un Autore ebreo
esperto nella dottrina dei maestri della legge mosaica e discepolo di
Gesù. In passato fu sempre considerato il primo dei vangeli scritti; da
circa un secolo, invece, non siamo più tanto sicuri: molti studiosi
pensano che sia stato preceduto da quello di Marco. Anche in questo caso rimane
preziosa l'indicazione tradizionale: Matteo per primo avrebbe iniziato a
raccogliere e scrivere ricordi circa Gesù, soprattutto le sue parole.
Più tardi, egli avrebbe imitato Marco, scrivendo, a sua volta, un
libretto simile ma più ampio. La data esatta del lavoro è incerta;
molto probabilmente è vicina all'anno 80
d.C.
Schema
E' tipico di questo vangelo aver disposto con ordine il materiale raccolto; ad
esempio, l'insegnamento di Gesù è presentato in cinque o sei
grandi raccolte. Come in Luca, le pagine iniziali raccontano alcuni episodi
della sua infanzia.
- Genealogia e infanzia
1, 1-2, 23
- Giovanni il Battezzatore, battesimo
e tentazioni di Gesù 3, 1-4, 11
-
Attività di Gesù in Galilea 4, 12-18,
35
- Discorso della montagna 5, 1-7,
29
- I miracoli di Gesù 8, 1-9,
38
- Discorso missionario 10,
5-42
- Episodi di polemica e in comprensione 11,
1-12, 50
- Discorso in parabole 13,
1-52
- Insegnamento e incomprensione 13, 53-16,
12
- Discorso sulla vita comunitaria 18, 1-35
- Verso Gerusalemme: polemiche e istruzioni 19,
1-20, 34
- Attività di Gesù a
Gerusalemme: 21, 1-25, 46
- contrasti e
discussioni 21, 1-22, 46
- Discorso contro i
farisei 23, 1-39
- Discorso sul futuro ritorno di
Gesù e il giudizio 24, 1-2, 46
- Passione,
morte e risurrezione (26, 1-28, 20)
VANGELO DI MATTEO
CAPITOLO 1
GLI ANTENATI DI GESÙ
(vedi Luca 3, 23-38)
1 Gesù Cristo è un discendente di Davide, il quale a sua volta è un discendente di Abramo. Ecco l'elenco
degli antenati della sua famiglia:
2 Abramo fu il padre di Isacco; Isacco di Giacobbe; Giacobbe di Giuda e dei suoi
fratelli;
3 Giuda fu il padre di Fares e Zara (loro madre fu Tamar); Fares di
Esròm; Esròm di Aram;
4 Aram fu il padre di
Aminadàb; Aminadàb di
Naassòn; Naassòn di
Salmòn:
5 Salmòn fu il padre di
Booz (la madre di Booz fu
Racab); Booz fu il padre di Obed (la madre di Obed fu
Rut); Obed fu il padre di
lesse;
6 lesse fu il padre di
Davide. Davide fu il padre di Salomone (la
madre era stata moglie di Urìa);
7 Salomone fu il padre di Roboamo; Roboamo di
Abìa; Abìa di
Asàf;
8 Asàf fu il padre di
Giòsafat; Giòsafat di Ioram; Ioram di Ozia;
9 Ozia fu il padre di Ioatam; Ioatam di
Acaz; Acaz di Ezechia;
10 Ezechia fu il padre di
Manasse; Manasse di
Amos; Amos di Giosia;
11 Giosia fu il padre di leconia e dei
suoi fratelli, al tempo in cui il popolo d'Israele fu deportato in esilio a
Babilonia.
12 Dopo l'esilio a Babilonia, leconia
fu il padre di
Salatiel; Salatiel fu il padre di
Zorobabèle;
13 Zorobabèle fu il
padre di Abiùd; Abiùd di
Elìacim; Elìacim di
Azor;
14 Azor fu il padre di Sadoc; Sadoc di Achim; Achim di
Eliùd;
15 Eliùd fu il padre di
Eleàzar; Eleàzar di Mattan; Mattan di
Giacobbe;
16 Giacobbe fu il padre di Giuseppe;
Giuseppe sposò Maria e Maria fu la madre
di Gesù, chiamato
Cristo.
17 Così da Abramo a Davide ci sono
quattordici generazioni; dal tempo di Davide fino all'esilio di Babilonia ce ne
sono altre quattordici; infine, dall'esilio in Babilonia fino a Cristo ci sono
ancora quattordici generazioni.
COME NACQUE GESÙ
(vedi Luca 2,1-7)
18 Ecco come è nato Gesù
Cristo. Maria, sua madre, era fidanzata con Giuseppe; essi non vivevano ancora
insieme, ma lo Spirito Santo agì in Maria ed ella si trovò
incinta.
19 Ormai Giuseppe stava per sposarla.
Egli voleva fare ciò che era giusto, ma non voleva denunziarla di fronte
a tutti. Allora decise di rompere il fidanzamento, senza dire niente a nessuno.
20 Ci stava ancora pensando, quando una notte in
sogno gli apparve un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, discendente
di Davide, non devi aver paura di sposare Maria, la tua fidanzata: il bambino
che lei aspetta è opera dello Spirito Santo.
21 Maria partorirà un figlio e tu gli
metterai nome Gesù, perché lui salverà il suo popolo da
tutti i peccati».
22 E così si
realizzò quel che il Signore aveva detto per mezzo del profeta
Isaia:
23 Ecco, la vergine sarà incinta,
partorirà un figlio ed egli sarà
chiamato
Emmanuele.
Questo
nome significa: "Dio è con noi".
24 Quando
Giuseppe si svegliò, fece come l'angelo di Dio gli aveva ordinato e prese
Maria in casa sua.
25 E senza che avessero avuto
fin allora rapporti matrimoniali, Maria partorì il bambino e Giuseppe gli
mise nome Gesù.
CAPITOLO
2
ALCUNI UOMINI SAPIENTI VENGONO DALL'ORIENTE
1 Gesù nacque a Betlemme, una
città nella regione della Giudea, al tempo del re Erode. Dopo la sua
nascita, arrivarono a Gerusalemme alcuni uomini sapienti che venivano
dall'oriente
2 e domandarono: «Dove si trova
quel bambino, nato da poco, il re dei Giudei? In oriente abbiamo visto apparire
la sua stella e siamo venuti qui per
onorarlo».
3 Queste parole misero in
agitazione tutti gli abitanti di Gerusalemme, e specialmente il re Erode. Il
quale, appena lo seppe,
4 radunò tutti i
capi dei sacerdoti e i maestri della legge e
domandò:
- In quale luogo deve nascere il
Messia?
5 Essi
risposero:
- A Betlemme, nella regione della
Giudea, perché il profeta ha scritto:
6 Tu
Betlemme, del paese di Giudea,
non sei certo la
meno importante tra le città della Giudea,
perché da te uscirà un capo
che guiderà il mio popolo,
Israele.
7 Allora il re Erode chiamò in
segreto quei sapienti venuti da lontano e si fece dire con esattezza quando era
apparsa la stella.
8 Poi li mandò a
Betlemme dicendo: «Andate e cercate con ogni cura il bambino. Quando
l'avrete trovato, fatemelo sapere, così anch'io andrò a
onorarlo».
9-10 Ricevute queste istruzioni
da parte del re, essi partirono. In viaggio, apparve ancora a quei sapienti la
stella che avevano visto in oriente, ed essi furono pieni di grandissima gioia.
La stella si muoveva davanti a loro fino a quando non arrivò sopra la
casa dove si trovava il bambino. Là si fermò.
11 Essi entrarono in quella casa e videro il
bambino e sua madre, Maria. Si inginocchiarono e adorarono il bambino. Poi
aprirono i bagagli e gli offrirono regali: oro, incenso e mirra.
12 Più tardi, in sogno, Dio li
avvertì di non tornare dal re Erode. Essi presero allora un'altra strada
e ritornarono al loro paese.
La nascita di Gesù
GIUSEPPE E MARIA FUGGONO IN EGITTO
13 Dopo la partenza dei
sapienti, Giuseppe fece un sogno: l'angelo di Dio gli apparve e gli disse:
«Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggì in Egitto.
Erode sta cercando il bambino per ucciderlo. Tu devi rimanere là, fino a
quando io non ti avvertirò».
14
Giuseppe si alzò, di notte prese con sé il bambino e sua madre e
si rifugiò in Egitto.
15 E vi rimase fino
a quando non morì il re Erode. Così si realizzò quel che il
Signore aveva detto per mezzo del profeta Osea: ho chiamato mio figlio
dall'Egitto.
Fuga in Egitto
ERODE FA UCCIDERE I BAMBINI DI BETLEMME
16 Il re Erode si accorse che i
sapienti dell'oriente lo avevano ingannato e allora si infuriò.
Ricordando quel che si era fatto dire da loro, calcolò il tempo; e quindi
fece uccidere tutti i bambini di Betlemme e dei dintorni, dai due anni in
giù.
17 Allora si realizzò quel
che Dio aveva detto per mezzo del profeta
Geremia.
18 Una voce si è sentita nella
regione di Rama, pianti e lunghi lamenti. Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché essi non ci sono
più.
La strage degli innocenti
GIUSEPPE E MARIA TORNANO DALL'EGITTO
19 Dopo la morte di Erode, un
angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe, in Egitto.
20 L'angelo gli disse: «Alzati, prendi il
bambino e sua madre e torna con loro nella terra d'Israele: perché ormai
sono morti quelli che cercavano di far morire il
bambino».
21 Giuseppe si alzò, prese
con sé il bambino e sua madre e ritornò nella terra d'Israele.
22 Ma venuto a sapere che al posto di Erode era
diventato re della Giudea suo figlio Archelao, ebbe paura di fermarsi in quella
regione. Informato da un sogno, partì allora verso la
Galilea
23 e andò ad abitare in un
villaggio che si chiamava Nàzaret. Così si realizzò quel
che Dio aveva detto per mezzo dei profeti: «Egli sarà chiamato
Nazareno».
CAPITOLO
3
GIOVANNI IL BATTEZZATORE PREDICA NEL DESERTO
(vedi Marco 1, 1-8; Luca 3,
1-18; Giovanni 1, 19-28)
1 In quei giorni
Giovanni il Battezzatore venne a predicare nel deserto della Giudea.
2 Egli diceva: «Cambiate vita,
perché il regno di Dio è ormai vicino!».
3 A lui si riferiva il profeta Isaia quando
scriveva queste parole:
Una voce grida nel
deserto:
preparate la via per il Signore,
spianate i suoi
sentieri!
4 Giovanni aveva un vestito fatto di
peli di cammello e attorno ai fianchi portava una cintura di cuoio; mangiava
cavallette e miele selvatico.
5 La gente veniva
a lui da Gerusalemme, da tutta la regione della Giudea e da tutti i territori
lungo il fiume Giordano.
6 Essi confessavano
pubblicamente i loro peccati ed egli li battezzava nel fiume.
7 Venivano a farsi battezzare anche molti che
appartenevano ai gruppi dei farisei e dei sadducei. Giovanni se ne accorse e
disse: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire al
castigo, che ormai è vicino?
8 Fate
vedere con i fatti che avete cambiato vita
9 e
non fatevi illusioni dicendo dentro di voi: "Noi siamo discendenti di Abramo!".
Perché vi assicuro: Dio è capace di far sorgere veri figli di
Abramo da queste pietre.
10 La scure è
già alla radice degli alberi, pronta per tagliare: ogni albero che non
dà frutti buoni sarà tagliato e gettato nel fuoco.
11 Io vi battezzo soltanto con l'acqua, per
spingervi a cambiar vita; ma dopo di me viene uno che vi battezzerà con
lo Spirito Santo e con il fuoco. Egli è più potente di me, e io
non sono degno neppure di portargli i sandali.
12 Egli tiene in mano la pala per separare il
grano dalla paglia. Il grano lo raccoglierà nel suo granaio, ma la paglia
la brucerà con fuoco senza fine».
GESÙ VIENE A FARSI BATTEZZARE
(vedi Marco 1, 9-11; Luca 3,
21-22)
13 In quel tempo, Gesù dalla
Galilea venne fino al fiume Giordano e si avvicinò a Giovanni per farsi
battezzare da lui.
14 Ma Giovanni non voleva e
cercava di convincerlo dicendo: - Sono io che avrei bisogno di essere battezzato
da te; e tu invece vieni da me?
15 Ma Gesù
rispose:
- Lascia fare, per ora. Perché
è bene che noi facciamo così la volontà di Dio sino in
fondo.
Allora Giovanni
accettò.
16 Appena battezzato, Gesù
usci dall'acqua. All'improvviso il cielo si aprì, ed egli vide lo Spirito
di Dio il quale, come una colomba, scendeva su di lui.
17 E dal cielo venne una voce: «Questo
è il Figlio mio, che io amo. Io l'ho
mandato».
Battesimo di Gesù
CAPITOLO 4
LE TENTAZIONI DI GESÙ
(vedi Marco 1, 12-13; Luca 4,
1-13)
1 Poi lo Spirito di Dio fece andare
Gesù nel deserto, per essere tentato dal diavolo.
2 Per quaranta giorni e quaranta notti
Gesù rimase là, e non mangiava né beveva. Alla fine ebbe
fame.
3 Allora il diavolo tentatore si
avvicinò a lui e gli disse:
- Se tu sei il
Figlio di Dio, comanda a queste pietre di diventare
pane!
4 Ma Gesù
rispose:
- Nella Bibbia è
scritto:
Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni
parola che viene da Dio.
5 Allora il diavolo lo
portò a Gerusalemme, la città santa; lo mise sul punto più
alto del tempio,
6 poi gli
disse:
- Se tu sei il Figlio di Dio, buttati
giù; perché nella Bibbia è
scritto:
Dio comanderà ai suoi
angeli.
Essi ti sorreggeranno con le loro
mani
e così tu non inciamperai contro
alcuna
pietra.
7
Gesù gli rispose:
- Ma nella Bibbia
c'è scritto anche:
Non sfidare il
Signore, tuo Dio.
8 Il diavolo lo portò
ancora su una montagna molto alta, gli fece vedere tutti i regni del mondo e il
loro splendore,
9 poi gli disse: - Io ti
darò tutto questo, se in ginocchio mi
adorerai.
10 Ma Gesù disse a
lui:
- Vattene via, Satana! Perché nella
Bibbia è scritto:
Adora il Signore, tuo
Dio;
a lui solo rivolgi la tua
preghiera.
11 Allora il diavolo si
allontanò da lui, e subito alcuni angeli vennero a servire Gesù.
GESÙ INCOMINCIA LA SUA MISSIONE IN GALILEA
(vedi Marco 1, 14-15; Luca 4,
14-15)
12 Quando Gesù seppe che Giovanni
il Battezzatore era stato arrestato e messo in prigione, si recò in
Galilea.
13 Non rimase a Nàzaret, ma
andò ad abitare nella città di Cafàrnao, sulla riva del
lago di Galilea, nei territori di Zàbulon e di Nèftali.
14 Così si realizzò quel che Dio
aveva detto per mezzo del profeta Isaia:
15 Terra
di Zàbulon e terra di Nèftali,
strada che va dal mare al Giordano,
Galilea abitata da gente
pagana:
16 il tuo popolo che vive nelle
tenebre
vedrà una grande
luce.
Per chi abita il buio paese della
morte
è venuta una
luce.
17 Da quel momento Gesù
cominciò a predicare il suo messaggio. Egli diceva: «Cambiate vita,
perché il regno di Dio è vicino!».
GESÙ CHIAMA I PRIMI DISCEPOLI: QUATTRO PESCATORI
(vedi Marco 1, 16-20; Luca 5,
1-11)
18 Un giorno, mentre camminava lungo la
riva del lago di Galilea, Gesù vide due pescatori che stavano pescando
con la rete: erano Simone (che poi sarà chiamato Pietro) e suo fratello
Andrea.
19 Disse loro: «Venite con me, vi
farò diventare pescatori di
uomini».
20 E quelli, subito, abbandonarono
le reti e lo seguirono.
21 Poco più
avanti, Gesù vide altri due fratelli: erano Giacomo e Giovanni, i figli
di Zebedèo. Essi stavano nella barca con il padre e riparavano le reti.
Quando li vide, Gesù li chiamò.
22
Essi lasciarono subito la barca e il padre, e seguirono
Gesù.
GESÙ PREDICA E GUARISCE
(vedi Luca 6,
17-19)
23 Gesù percorreva tutta la regione
della Galilea: insegnava nelle sinagoghe, annunziava il regno di Dio e guariva
tutte le malattie e le infermità della gente.
24 Così si parlava di lui anche in tutto
il territorio della Siria. Gli portavano allora malati di ogni genere, anche
indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guariva.
25 Grandi folle lo seguivano: venivano dalla
Galilea, dalla regione delle Dieci Città, da Gerusalemme, dalla Giudea e
dai territori al di là del fiume
Giordano.
Gesù predica alla moltitudine
Gesù guarisce gli ammalati
IL DISCORSO DELLA MONTAGNA
CAPITOLO
5
(vedi Luca 6, 20-49)
1 Vedendo che c'era tanta gente Gesù
salì verso il monte. Si sedette, i suoi discepoli si avvicinarono a
lui
2 ed egli cominciò a istruirli con
queste parole:
Sermone sulla montagna
LE BEATITUDINI
(vedi Luca 6,
20-23)
3 «Beati quelli che sono poveri di
fronte a Dio
Dio darà loro il suo regno.
4 Beati quelli che sono nella
tristezza:
Dio li
consolerà.
5 Beati quelli che non sono
violenti:
Dio darà loro la terra promessa.
6 Beati quelli che desiderano
ardentemente
quello che Dio vuole:
Dio esaudirà i loro
desideri.
7 Beati quelli che hanno compassione
degli altri:
Dio
avrà compassione di loro.
8 Beati quelli
che sono puri di cuore:
essi vedranno
Dio.
9 Beati quelli che diffondono la
pace:
Dio li accoglierà come suoi
figli.
10 Beati quelli che sono perseguitati
per aver fatto la volontà di
Dio:
Dio darà loro il suo
regno.
11 Beati siete voi quando vi insultano e
vi perseguitano, quando dicono falsità e calunnie contro di voi
perché avete creduto in me.
12 Siate
lieti e contenti, perché Dio vi ha preparato in cielo una grande
ricompensa: infatti, prima di voi, anche i profeti furono
perseguitati.
I DISCEPOLI DI CRISTO SONO SALE E LUCE DEL MONDO
(vedi Marco 9, 50; Luca 14,
34-35)
13 «Siete voi il sale del mondo. Ma
se il sale perde il suo sapore, come si potrà ridarglielo? Ormai non
serve più a nulla; non resta che buttarlo via, e la gente lo calpesta.
14 Siete voi la luce del mondo. Una città
costruita sopra una montagna non può rimanere nascosta.
15 Non si accende una lampada per metterla sotto
un secchio, ma piuttosto per metterla in alto, perché faccia luce a tutti
quelli che sono in casa.
16 Così deve
risplendere la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano il bene che
voi fate e ringrazino il Padre vostro che è in
cielo.
LA LEGGE DI DIO
(vedi Luca 16, 17)
17 «Non dovete pensare che io sia venuto
ad abolire la legge di Mosè e l'insegnamento dei profeti. Io non sono
venuto per abolirla ma per compierla in modo perfetto.
18 Perché vi assicuro che fino a quando
ci sarà il cielo e la terra, nemmeno la più piccola parola, anzi
nemmeno una virgola, sarà cancellata dalla legge di Dio; e così
fino a quando tutto non sarà compiuto.
19
«Perciò, chi disubbidisce al più piccolo dei comandamenti e
insegna agli altri a fare come lui, sarà il più piccolo nel regno
di Dio. Chi invece mette in pratica tutti i comandamenti e li insegna agli
altri, sarà grande nel regno di Dio.
20
Una cosa è certa: se non fate la volontà di Dio più
seriamente di come fanno i farisei e i maestri della legge, voi non entrerete
nel regno di Dio.
LA COLLERA E LA PACE
21 «Sapete che nella Bibbia è
stato detto ai nostri padri: Non uccidere. Chi ucciderà un altro,
sarà portato davanti al giudice.
22 Ma io
vi dico: anche se uno va in collera contro suo fratello sarà portato
davanti al giudice. E chi dice a suo fratello: "Sei un cretino" sarà
portato di fronte al tribunale superiore. Chi gli dice: "Traditore" può
essere condannato al fuoco dell'inferno.
23
«Perciò, se stai portando la tua offerta all'altare di Dio e ti
ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te,
24 lascia lì l'offerta davanti all'altare
e vai a far pace con tuo fratello; poi torna e presenta la tua offerta.
25 «Così, se stai andando con il tuo
avversario in tribunale, fa' presto a metterti d'accordo con lui, perché
può consegnarti alle guardie per farti mettere in prigione.
26 Io ti assicuro che non uscirai di là,
fino a quando non avrai pagato anche l'ultimo
centesimo.
ADULTERIO E SCANDALO
(vedi Matteo 18, 8-9; Marco 9,
43.48)
27 «Sapete che nella Bibbia è
stato detto: Non commettere adulterio.
28 Ma io
vi dico: se uno guarda la donna di un altro perché la vuole, nel suo
cuore egli ha già peccato di adulterio con lei.
29 «Se il tuo occhio destro ti fa compiere
il male, strappalo e gettalo via: ti conviene perdere soltanto una parte del tuo
corpo, piuttosto che essere gettato tutto intero all'inferno.
30 Se la tua mano destra ti fa compiere il male,
tagliala e gettala via: ti conviene perdere soltanto una parte del tuo corpo,
piuttosto che andare tutto intero all'inferno.
IL DIVORZIO
(vedi Matteo 19, 7-9; Marco 10,
11-12; Luca 16, 18)
31 «Nella Bibbia
è stato detto: Chi vuole abbandonare la propria moglie deve darle una
dichiarazione scritta di divorzio.
32 Ma io vi
dico: chi manda via la propria donna - salvo il caso di relazione illegale - la
mette in pericolo di diventare adultera. E chi sposa una donna abbandonata dal
marito commette adulterio anche lui.
IL GIURAMENTO
33 «Ancora, sapete che nella
Bibbia è stato detto ai nostri padri: Non giurare il falso, ma fa' quel
che hai promesso con giuramento di fronte a Dio.
34 Ma io vi dico: non giurate mai né per
il cielo, che è il trono di Dio;
35
né per la terra, che è lo sgabello dei suoi piedi; né per
Gerusalemme, che è la città del Signore.
36 Non giurare nemmeno sulla tua testa,
perché tu non hai neppure il potere di far diventare bianco o nero uno
dei tuoi capelli.
37 «Semplicemente, dite
"sì" e "no": tutto il resto viene dal
diavolo.
VENDETTA E PERDONO
(vedi Luca 6, 29-30)
38 «Sapete che nella Bibbia è
stato detto: Occhio per occhio, dente per dente.
39 Ma io vi dico: non vendicatevi contro chi vi
fa del male. Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu
presentagli anche l'altra.
40 Se uno vuol farti
un processo per prenderti la camicia, tu lasciagli anche il mantello.
41 «Se uno ti costringe ad accompagnarlo
per un chilometro, tu va' con lui per due chilometri.
42 Se qualcuno ti chiede qualcosa, dagliela. Non
voltare le spalle a chi ti chiede un
prestito.
L'AMORE VERSO I NEMICI
(vedi Luca 6, 27-28.32-36)
43 «Sapete che è stato
detto: Ama i tuoi amici e odia i tuoi nemici.
44
Ma io vi dico: amate anche i vostri nemici, pregate per quelli che vi
perseguitano.
45 Facendo così,
diventerete veri figli di Dio, vostro Padre, che è in cielo.
Perché egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni e fa piovere
per quelli che fanno il bene e per quelli che fanno il male.
46 «Se voi amate soltanto quelli che vi
amano, che merito avete? Anche i malvagi si comportano così!
47 «Se salutate solamente i vostri amici,
fate qualcosa di meglio degli altri? Anche quelli che non conoscono Dio si
comportano così!
48 Siate dunque
perfetti, così com'è perfetto il Padre vostro che è in
cielo.
CAPITOLO 6
ELEMOSINA E IPOCRISIA
1 «Attenti a non fare il bene in
pubblico per il desiderio di essere ammirati dalla gente; altrimenti non avrete
nessuna ricompensa dal Padre vostro che è in cielo.
2 «Quando dai qualcosa ai poveri, non fare
come gli ipocriti, non farlo sapere a tutti. Essi fanno così nelle
sinagoghe e per le strade, perché cercano di essere lodati dalla gente.
Ma io vi assicuro che questa è l'unica loro ricompensa.
3 «Invece, quando aiuti qualcuno, non farlo
sapere a nessuno, neanche ai tuoi amici.
4 La
tua elemosina rimarrà segreta; ma Dio, tuo Padre, vede anche ciò
che è nascosto, e ti
ricompenserà.
PREGHIERA E IPOCRISIA
5 «E quando pregate, non fate come
gli ipocriti che si mettono a pregare nelle sinagoghe o agli angoli delle piazze
per farsi vedere dalla gente. Vi assicuro che questa è l'unica loro
ricompensa.
6 «Tu invece, quando vuoi
pregare, entra in camera tua e chiudi la porta. Poi, prega Dio, presente anche
in quel luogo nascosto. E Dio tuo Padre, che vede anche ciò che è
nascosto, ti darà la ricompensa.
GESÙ INSEGNA COME PREGARE
(vedi Luca 11,
2-4)
7 «Quando pregate, non usate tante
parole come fanno i pagani: essi pensano che a furia di parlare Dio
finirà per ascoltarli.
8 Voi non fate
come loro, perché Dio, vostro Padre, sa di che cosa avete bisogno, prima
ancora che voi glielo chiediate.
9 Dunque,
pregate così:
Padre nostro che sei in
cielo,
fa' che tutti ti riconoscano come Dio,
10 che il tuo regno venga,
che la tua volontà si compia
in terra come in
cielo.
11 Dacci oggi il nostro pane necessario.
12 Perdona le nostre
offese
come noi perdoniamo a chi ci ha offeso.
13 Fa' che non cadiamo nella tentazione,
ma liberaci dal
maligno
14 Perché, se voi perdonerete agli
altri le loro colpe, il Padre vostro che è in cielo perdonerà
anche a voi.
15 Ma se non perdonerete agli altri
il male che hanno fatto, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre
colpe.
DIGIUNO E IPOCRISIA
16 «E quando fate un
digiuno religioso, non agite come gli ipocriti. Essi mostrano la faccia triste,
perché vogliono che tutti vedano che stanno digiunando. Ma io vi assicuro
che questa è l'unica loro ricompensa.
17
«Tu invece, quando fai un digiuno, lavati la faccia e profumati i capelli,
18 perché la gente non si accorga che tu
stai digiunando. E Dio tuo Padre, che vede anche ciò che è
nascosto, ti ricompenserà.
LE VERE RICCHEZZE
(vedi Luca 12, 33-34)
19 «Non accumulate ricchezze in
questo mondo. Qui i tarli e la ruggine distruggono ogni cosa e i ladri vengono e
portano via.
20 Accumulate piuttosto le vostre
ricchezze in cielo. Là, i tarli e la ruggine non le distruggono e i ladri
non vanno a rubare.
21 Perché, dove sono
le tue ricchezze, là c'è anche il tuo
cuore.
GLI OCCHI E LA LUCE
(vedi Luca 11, 34-36)
22 «Gli occhi sono come lampada per
il corpo: se i tuoi occhi sono buoni, tu sarai totalmente nella luce,
23 ma se i tuoi occhi sono cattivi, tu sarai
totalmente nelle tenebre. Se dunque la tua luce è tenebra, come
sarà nera quella tenebra!
DIO E I SOLDI
(vedi Luca 16, 13)
24 «Nessuno può servire due
padroni: perché, o amerà l'uno e odierà l'altro; oppure
preferirà il primo e disprezzerà il secondo. Non potete servire
Dio e i soldi.
LA VITA E LE VERE PREOCCUPAZIONI
(vedi Luca 12, 22-31)
25 «Perciò io vi dico: non
preoccupatevi troppo del mangiare e del bere che vi servono per vivere, o dei
vestiti che vi servono per coprirvi. Non è forse vero che la vita
è più importante del cibo e che il corpo è più
importante del vestito?
26 «Guardate gli
uccelli che vivono in libertà: essi non seminano, non raccolgono e non
mettono il raccolto nei granai... eppure il Padre vostro che è in cielo
li nutre! Ebbene, voi non valete forse più di loro?
27 «E chi di voi con tutte le sue
preoccupazioni può vivere un giorno più di quel che è
stabilito?
28 «Anche per i vestiti,
perché vi preoccupate tanto? Guardate come crescono i fiori dei campi:
non lavorano, non si fanno vestiti...
29 eppure
vi assicuro che nemmeno Salomone, con tutta la sua ricchezza, ha mai avuto un
vestito così bello!
30 Se dunque Dio
rende così belli i fiori dei campi che oggi ci sono e il giorno dopo
vengono bruciati, a maggior ragione procurerà un vestito a voi, gente di
poca fede!
31 «Dunque, non state a
preoccuparvi troppo, dicendo: "Che cosa mangeremo?, che cosa berremo?, come ci
vestiremo?".
32 Sono gli altri, quelli che non
conoscono Dio, a cercare sempre tutte queste cose. Il Padre vostro che è
in cielo sa che avete bisogno di tutte queste cose.
33 «Voi invece cercate il regno di Dio e
fate la sua volontà: tutto il resto Dio ve lo darà in più.
34 Perciò, non preoccupatevi troppo per
il domani: ci pensa lui, il domani, a portare altre pene. Per ogni giorno basta
la sua pena.
CAPITOLO 7
NON GIUDICARE
(vedi Luca 6, 37-42)
1 «Non giudicate e Dio non vi
giudicherà.
2 Infatti Dio vi
giudicherà con lo stesso criterio che usate voi per giudicare gli altri.
Con la stessa misura con la quale voi trattate gli altri, Dio tratterà
voi.
3 «Perché stai a guardare la
pagliuzza che è nell'occhio di un tuo fratello, e non ti accorgi della
trave che è nel tuo occhio?»
4 Come
puoi dire al tuo fratello: "Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre
nel tuo occhio hai una trave?".
5 Ipocrita!
Togli prima la trave dal tuo occhio; allora tu ci vedrai bene e potrai togliere
la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello.
IL VALORE DEL VANGELO
6 «Non date ai cani
ciò che è santo, perché non si rivoltino contro di voi per
sbranarvi. Non gettate le vostre perle ai porci, perché non le calpestino
con le zampe.
PREGHIERA E RISPOSTA
(vedi Luca 11, 9-13)
7 «Chiedete e riceverete. Cercate e
troverete. Bussate e la porta vi sarà aperta.
8 Perché, chiunque chiede riceve, chi
cerca trova, a chi bussa sarà aperto.
9
«Chi di voi darebbe una pietra al figlio che gli chiede un pane?
10 Chi gli darebbe un serpente se chiede un
pesce?
11 Dunque, se voi che siete cattivi
sapete dare cose buone ai vostri figli, a maggior ragione il Padre vostro che
è in cielo darà cose buone a quelli che gliele
chiedono!
UNA REGOLA PRATICA
(vedi Luca 6, 31)
12 «Fate anche agli altri tutto quel che
volete che essi facciano a voi: così comanda la legge di Mosè e
così hanno insegnato i profeti.
LA PORTA PICCOLA
(vedi Luca 13, 24)
13 «Entrate per la porta piccola!
Perché grande è la porta e larga la strada che conduce alla morte,
e sono molti quelli che ci entrano.
14 Al
contrario, piccola è la porta e stretta è la via che conduce alla
vita, e sono pochi quelli che la trovano.
I FALSI PROFETI
(vedi Luca 6, 43-44)
15 «Attenti ai falsi profeti! Quando
vi vengono incontro, all'apparenza sembrano pecorelle, ma sotto sotto, essi sono
lupi feroci.
16 Li riconoscerete dalle loro
azioni. «Si può forse raccogliere uva dalle spine o fichi da un
cespuglio?
17 Se un albero è buono, fa
frutti buoni; ma se un albero è cattivo, fa frutti cattivi.
18 Un albero buono non può fare frutti
cattivi, così come un albero cattivo non può fare frutti buoni.
19 Ma un albero che non fa frutti buoni si
taglia e si butta nel fuoco.
20 «Dunque,
è dalle loro azioni che riconoscerete i falsi
profeti.
CONDIZIONI PER ENTRARE NEL REGNO DI DIO
(vedi Luca 6, 46; 13, 25-27)
21 «Non tutti quelli che dicono:
"Signore, Signore!" entreranno nel regno di Dio. Vi entreranno soltanto quelli
che fanno la volontà del Padre mio che è in cielo.
22 Quando verrà il giorno del giudizio,
molti mi diranno: "Signore, Signore! Tu sai che noi abbiamo parlato a tuo nome,
e invocando il tuo nome abbiamo scacciato demoni e abbiamo fatto molti
miracoli".
23 «Ma allora io dirò: Non
vi ho mai conosciuti. Andate via da me, gente
malvagia!».
LE DUE CASE
(vedi Luca 6, 47-49)
24 «Chi ascolta queste mie parole e
le mette in pratica sarà simile a un uomo intelligente che ha costruito
la sua casa sulla roccia.
25 E' venuta la
pioggia, i fiumi sono straripati, i venti hanno soffiato con violenza contro
quella casa, ma essa non è crollata, perché le sue fondamenta
erano sulla roccia».
26 «Al contrario,
chi ascolta queste mie parole e non le mette in pratica sarà simile a un
uomo sciocco che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
27 E' venuta la pioggia, i fiumi sono
straripati, i venti hanno soffiato con violenza contro quella casa, e la casa
è crollata. E' la sua rovina fu grande».
GESÙ INSEGNA CON AUTORITA'
(vedi Marco 1, 22; Luca 4, 32)
28 Quando Gesù ebbe finito di parlare,
la folla era molto meravigliata per questi suoi insegnamenti.
29 Infatti egli era diverso dai loro maestri
della legge, perché insegnava come uno che ha piena
autorità.
CAPITOLO
8
GESÙ GUARISCE UN LEBBROSO
(vedi Marco 1, 40-45; Luca 5,
12-16)
1 Poi Gesù scese dal monte e molta
gente lo seguì.
2 Allora un lebbroso si
avvicinò, si mise in ginocchio davanti a lui e disse:
- Signore, se vuoi, tu puoi
guarirmi.
3 Gesù lo toccò con la
mano e gli disse:
Sì, lo voglio:
guarisci!
E subito fu guarito dalla lebbra.
4 Poi Gesù gli
disse:
- Ascolta! Non dire a nessuno quel che ti
è capitato. Va' invece dal sacerdote e fatti vedere da lui: poi fa'
l'offerta che Mosè ha stabilito nella legge. Così avranno una
prova della tua guarigione.
GESÙ GUARISCE IL SERVO DI UN UFFICIALE ROMANO
(vedi Luca 7, 1-10; Giovanni 4,
46-54)
5 Quando Gesù entrò nella
città di Cafàrnao, gli si avvicinò un ufficiale
dell'esercito omano e si mise a chiedergli
aiuto:
6 Signore, il mio servitore è a
casa paralizzato e soffre terribilmente.
7
Gesù gli disse:
- Verrò e lo
guarirò.
8 Ma l'ufficiale
rispose:
- No, Signore, io non sono degno che tu
entri in casa mia. Basta che tu dica soltanto una parola e il mio servo
sarà guarito.
9 Perché anch'io ho
i miei superiori e ho dei soldati ai miei ordini. Se dico a uno: Va', egli va;
se dico a un altro: Vieni, quello viene; se dico al mio servitore: Fa' questo!,
egli lo fa.
10 Quando Gesù lo
sentì, rimase ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «Vi
assicuro che non ho trovato nessuno, tra quelli che appartengono al popolo
d'Israele con una fede così grande!
11 E
io vi dico che saranno molti quelli che verranno da fuori, da oriente e da
occidente, e si metteranno a tavola con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno di
Dio.
12 Invece, quelli che dovevano restare nel
regno saranno gettati fuori, nelle tenebre: là piangeranno come
disperati».
13 Poi disse
all'ufficiale:
- Torna a casa tua. Hai creduto, e
così sarà. E in quello stesso momento il servo fu
guarito.
GESÙ GUARISCE LA SUOCERA DI PIETRO E MOLTI ALTRI
(vedi Marco 1, 29-34; Luca 4,
38-41)
14 Poi Gesù entrò nella casa
di Pietro. La suocera di Pietro era a letto con la febbre. Gesù la vide,
15 toccò la sua mano e la febbre
sparì. Allora la donna si alzò e si mise a servirlo.
16 Quando fu sera, portarono a Gesù molte
persone indemoniate. Con la sua parola, egli scacciò gli spiriti maligni
e guarì tutti i malati.
17 Così si
realizzò quel che Dio aveva detto per mezzo del profeta
Isaia:
Egli ha preso su di sé le nostre
debolezze,
si è caricato di tutte le
nostre sofferenze.
GESÙ RISPONDE A DUE CHE VOGLIONO SEGUIRLO
(vedi Luca 9, 57-62)
18 C'era molta gente attorno a
Gesù. Allora egli ordinò ai discepoli di andare all'altra riva del
lago.
19 Un maestro della legge gli si
avvicinò e disse:
- Maestro, io
verrò con te dovunque andrai.
20
Gesù gli rispose:
- Le volpi hanno una
tana e gli uccelli hanno un nido, ma il Figlio dell'uomo non ha un posto dove
poter riposare.
21 Un altro dei discepoli disse a
Gesù:
- Signore, permettimi di andare
prima a seppellire mio padre.
22 Ma Gesù
gli rispose:
- Vieni con me! e lascia che i morti
seppelliscano i loro morti.
GESÙ CALMA UNA TEMPESTA
(vedi Marco 4, 35-41; Luca 8,
22-25)
23 Gesù salì in barca e i
suoi discepoli lo accompagnarono.
24
Improvvisamente sul lago si scatenò una grande tempesta e le onde erano
tanto alte che coprivano la barca. Ma Gesù dormiva.
25 I discepoli si avvicinarono a lui e lo
svegliarono gridando:
- Signore, salvaci!
Affondiamo!
26 Gesù
rispose:
- Perché avete paura, uomini di
poca fede?
Poi si alzò in piedi,
sgridò il vento e l'acqua del lago, e allora ci fu una grande
calma.
27 La gente rimase piena di stupore, e
diceva: «Ma chi è mai costui? Anche il vento e le onde del lago gli
ubbidiscono!».
Gesù placa la tempesta
GESÙ GUARISCE GLI INDEMONIATI DI GADARA
(vedi Marco 5, 1-20; Luca 8,
26-39)
28 Quando Gesù arrivò
sull'altra riva del lago, nella regione dei Gadarèni, due uomini uscirono
da un cimitero e gli vennero incontro. Erano due indemoniati, ma tanto furiosi
che nessuno poteva più passare per quella strada.
29 Si misero a
urlare:
- Che cosa vuoi da noi, Figlio di Dio?
Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?
30
In quel luogo, a una certa distanza, c'era un grosso branco di maiali al
pascolo.
31 I demoni chiesero con
insistenza:
- Se ci vuoi scacciare, mandaci nel
branco dei maiali!
Gesù disse
loro:
- Andate!
32
Essi uscirono, ed entrarono nei maiali. Subito tutto il branco si mise a correre
giù per la discesa, si precipitò nel lago e gli animali morirono
annegati.
33 Allora i guardiani dei maiali
fuggirono e andarono in città a raccontare quel che era successo, anche
il fatto degli indemoniati.
34 Così tutta
la gente della città venne a cercare Gesù; e quando lo videro, lo
invitarono ad andare via dal loro
territorio.
CAPITOLO
9
GESÙ GUARISCE E PUO' PERDONARE I PECCATI
(vedi Marco 2, 1-12; Luca 5,
17-26)
1 Gesù salì in barca, rifece
la traversata del lago e tornò nella sua città.
2 Qui, gli portarono un uomo paralizzato steso
su una barella. Quando Gesù vide la fede di quelle persone disse al
paralitico:
- Coraggio, figlio mio, i tuoi
peccati sono perdonati.
3 Allora alcuni maestri
della legge pensarono:
- Costui
bestemmia!
4 Ma Gesù capì subito i
loro pensieri e disse:
- Perché pensate
cose cattive dentro di voi?
5 E' più
facile dire: I tuoi peccati sono perdonati, o dire: Alzati e cammina?
6 Ebbene, io vi farò vedere che il Figlio
dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati. Si voltò
quindi verso il paralitico e gli disse: - Alzati, prendi la tua barella e va' a
casa.
7 L'uomo si alzò e andò a
casa sua.
8 Vedendo queste cose, la folla fu
presa da timore e lodava Dio perché aveva dato un tale potere agli
uomini.
GESÙ CHIAMA MATTEO
(vedi Marco 2, 13-17; Luca 5,
27-32)
9 Passando per la via, Gesù vide un
uomo, un certo Matteo, il quale stava seduto dietro il banco dove si pagavano le
tasse. Gesù disse: «Vieni con me!» e quello si alzò e
cominciò a seguirlo.
10 Più tardi,
Gesù si trovava in casa di Matteo a mangiare. Erano venuti anche certi
agenti delle tasse e altre persone di cattiva reputazione e si erano messi a
tavola insieme con Gesù e i suoi discepoli.
11 Vedendo questo fatto, i farisei dicevano ai
suoi discepoli:
- Perché il vostro maestro
mangia con quelli delle tasse e con gente di cattiva reputazione
?
12 Gesù sentì e
rispose:
- Le persone sane non hanno bisogno del
medico; ne hanno bisogno invece i malati.
13
Andate a imparare che cosa significa quel che Dio dice nella Bibbia: Voglio la
misericordia, non i sacrifici. Perché io non sono venuto a chiamare
quelli che si credono giusti, ma quelli che si sentono
peccatori.
LA QUESTIONE DEL DIGIUNO
IL NUOVO E IL VECCHIO
(vedi Marco 2, 18-22; Luca 5,
33-39)
14 Un giorno si avvicinarono a Gesù
i discepoli di Giovanni il Battezzatore e gli
domandarono:
- Perché noi e i farisei
facciamo digiuno, i tuoi discepoli invece non lo
fanno?
15 Gesù
rispose:
- Vi pare possibile che gli invitati a
un banchetto di nozze se ne stiano tristi mentre lo sposo è con loro? Ma
verrà il tempo in cui lo sposo gli sarà portato via, e allora
faranno digiuno.
16 Nessuno mette una pezza di
stoffa nuova sopra un vestito vecchio: perché il tessuto nuovo strappa il
vecchio, e il danno è anche peggiore.
17
E ancora: il vino nuovo non si mette in otri vecchi: altrimenti gli otri
scoppiano, il vino si rovescia e gli otri sono rovinati. Invece, il vino nuovo
si mette in otri nuovi, così si conservano sia l'uno che gli
altri.
LA FIGLIA DEL CAPO-SINAGOGA E LA DONNA CHE TOCCA IL MANTELLO DI GESÙ
(vedi Marco 5, 21-43; Luca 8,
40-56)
18 Mentre Gesù parlava di queste
cose, arrivò un tale, un capo-sinagoga. Si avvicinò, si mise in
ginocchio e disse: «Poco fa è morta mia figlia. Ti prego, vieni,
metti la tua mano su di lei e vivrà di
nuovo».
19 Gesù si alzò e lo
seguì insieme con i discepoli.
20
Intanto, da dietro, una donna si accostò a Gesù e toccò
l'orlo del suo mantello. Da dodici anni questa donna perdeva sangue;
21 ma aveva pensato: «Se riesco anche solo
a toccare il suo mantello sarò
guarita».
22 Gesù si voltò, la
vide e le disse: «Coraggio, figlia mia, la tua fede ti ha salvata». E
da quel momento la donna fu guarita.
23 Poi
arrivarono alla casa del capo-sinagoga; Gesù vide la folla che faceva
lamenti funebri e i suonatori di flauto.
24
Disse: «Andate via! La ragazza non è morta, dorme». Ma quelli
ridevano di lui.
25 Quando la folla fu mandata
fuori, Gesù entrò, prese la ragazza per mano e quella si
alzò.
26 E in tutto quel territorio la
gente parlò di Gesù.
Resurrezione della figlia di Giairo
GESÙ GUARISCE DUE CIECHI
27 Gesù passava di
là, e due ciechi si misero a seguirlo gridando: «Pietà di
noi, Figlio di Davide!».
28 Quando
arrivò a casa, i ciechi gli andarono vicino e Gesù
domandò:
- Credete che io possa fare
quello che mi chiedete?
Essi
risposero:
- Sì,
Signore.
29 Allora egli toccò i loro occhi
e disse:
- Come avete creduto, così
avvenga!
30 E i loro occhi cominciarono a vedere.
Poi Gesù, parlando severamente, disse
loro:
- Ascoltatemi bene: fate in modo che
nessuno lo sappia!
31 Ma quelli, appena usciti,
parlarono di lui in tutta la regione.
GESÙ GUARISCE UN MUTO
(vedi Luca 11,
14-15)
32 Dopo che i due ciechi furono usciti,
portarono a Gesù un uomo che non poteva parlare a causa di uno spirito
maligno.
33 Quando Gesù scacciò
questo spirito, il muto si mise a parlare. La gente era piena di meraviglia e
diceva: «Non si è mai visto niente di simile in Israele!».
34 I farisei invece dicevano: «E' il capo
degli spiriti maligni che gli dà il potere di scacciare gli
spiriti».
Gesù guarisce un muto posseduto dal demonio
GESÙ SI COMMUOVE VEDENDO LA FOLLA
35 Gesù percorreva
città e villaggi, insegnava nelle sinagoghe e annunziava il regno di Dio,
guariva tutte le malattie e tutte le sofferenze.
36 Vedendo le folle Gesù ne ebbe
compassione, perché erano stanche e scoraggiate, come pecore che non
hanno un pastore.
37 Allora disse ai discepoli:
«La messe da raccogliere è molta, ma gli operai sono pochi.
38 Pregate dunque il padrone del campo
perché mandi operai a raccogliere la sua messe».
DISCORSO MISSIONARIO
CAPITOLO
10
I DODICI APOSTOLI
(vedi Marco 3, 13-19; Luca 6,
12-16)
1 Gesù chiamò i suoi dodici
discepoli e diede loro il potere di scacciare gli spiriti maligni, di guarire
tutte le malattie e tutte le sofferenze.
2 I
nomi dei dodici apostoli sono questi: innanzi tutto Simone, detto Pietro, e suo
fratello Andrea; Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo;
3 Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo,
l'agente delle tasse; Giacomo figlio di Alfeo e Taddeo;
4 Simone, che era del partito degli zeloti, e
Giuda l'Iscariota, che poi fu il traditore di
Gesù.
Gesù parla agli apostoli
LA MISSIONE DEI DISCEPOLI
(vedi Marco 6, 7-13; Luca 9,
1-6)
5 Gesù mandò questi dodici in
missione dopo aver dato queste istruzioni: «Non andate fra gente straniera
e non entrate nelle città della Samaria.
6 Andate invece fra la gente smarrita del popolo
d'Israele.
7 Lungo il cammino, annunziate che il
regno di Dio è vicino.
8 Guarite i
malati, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, scacciate i demòni. Come
avete ricevuto gratuitamente, così date gratuitamente.
9 Non procuratevi monete d'oro o d'argento o di
rame da portare con voi.
10 Non prendete borse
per il viaggio, né un vestito di ricambio, né sandali, né
bastone. Perché l'operaio ha diritto di ricevere quel che gli è
necessario.
11 «Quando arrivate in una
città o in un villaggio, informatevi se c'è qualcuno disposto a
ospitarvi e restate da lui fino a quando partirete da quel luogo.
12 Entrando in una casa dite: La pace sia con
voi!
13 Se quelli che vi abitano vi accolgono
bene la pace che avete augurato venga su di loro; se invece non vi accolgono
bene, il vostro augurio di pace rimanga senza effetto.
14 Se qualcuno non vi accoglie e non ascolta le
vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete via la
polvere dai vostri piedi.
15 Io vi assicuro che
nel giorno del giudizio gli abitanti di Sòdoma e Gomorra saranno trattati
meno severamente degli abitanti di quelle città.
GESÙ ANNUNZIA DOLORI E PERSECUZIONI
(vedi Marco 13, 9-13; Luca 21,
12-17)
16 «Ascoltate: io vi mando come
pecore in mezzo ai lupi. Perciò siate prudenti come serpenti e semplici
come colombe.
17 State in guardia, perché
vi porteranno nei tribunali e nelle sinagoghe e vi tortureranno.
18 Sarete trascinati davanti a governatori e re
per causa mia, e sarete miei testimoni di fronte a loro e di fronte ai pagani.
19 Ma quando sarete arrestati, non preoccupatevi
di quel che dovrete dire e di come dirlo. In quel momento Dio ve lo
suggerirà.
20 Non sarete voi a parlare,
ma sarà lo Spirito del Padre vostro che parlerà in voi.
21 «Allora ci sarà chi
tradirà un fratello per farlo morire; i padri faranno lo stesso, verso i
loro figli; i figli si ribelleranno contro i genitori e li faranno morire.
22 E voi sarete odiati da tutti per causa mia.
Ma Dio salverà chi avrà resistito sino alla fine.
23 «Quando vi perseguiteranno in una
città, fuggite in un'altra. Vi assicuro che il Figlio dell'uomo
verrà prima che siate passati in tutte le città d'Israele.
24 «Nessun discepolo è più
grande del suo maestro e nessun servo è più grande del suo
padrone.
25 E' sufficiente che un discepolo
diventi come il suo maestro e che un servitore diventi come il suo padrone. Se
hanno chiamato Demonio il capofamiglia, useranno nomi anche peggiori per quelli
della sua casa.
GESÙ INVITA A NON AVER PAURA
(vedi Luca 12,
2-7)
26 «Dunque, non abbiate paura degli
uomini. Tutto ciò che è nascosto sarà messo in luce, tutto
ciò che è segreto sarà conosciuto.
27 Quel che io vi dico nel buio, voi ripetetelo
alla luce del giorno; quel che ascoltate sottovoce, gridatelo dalle
terrazze
28 «Non abbiate paura di quelli che
uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima. Temete piuttosto Dio che
può mandare in rovina sia il corpo sia l'anima, all'inferno.
29 «Due passeri non si vendono forse per un
soldo? Eppure nessun passero cade a terra se Dio, vostro Padre, non vuole.
30 Quanto a voi, Dio conosce anche il numero dei
vostri capelli.
31 Perciò non abbiate
paura: voi valete più di molti passeri!
CONDIZIONI PER SEGUIRE GESÙ
(vedi Luca 12, 8-9.51-53; 14,
26-27)
32 «Tutti quelli che dichiareranno
pubblicamente di essere miei discepoli, anch'io dichiarerò che sono miei,
davanti al Padre mio che è in cielo.
33
Ma quelli che pubblicamente diranno di non essere miei discepoli, anch'io
dirò che non sono miei, davanti al Padre mio che è in
cielo.
34 «Non pensate che io sia venuto a
portare pace nel mondo: io sono venuto a portare non la pace, ma la discordia.
35 Infatti sono venuto a
separare:
il figlio dal padre,
la figlia dalla madre,
la nuora dalla
suocera.
36 E ognuno avrà
nemici
anche nella propria
famiglia.
37 «Perché, chi ama suo
padre o sua madre più di quanto ama me, non è degno di me; chi ama
suo figlio o sua figlia più di me, non è degno di me.
38 Chi non prende la sua croce e non viene
dietro a me, non è degno di me.
39 Chi
cerca di conservare la sua vita la perderà; chi è pronto a
sacrificare la propria vita per me, la
ritroverà.
LA RICOMPENSA
(vedi Marco 9,
37-41)
40 «Chi accoglie voi accoglie me; e
chi accoglie me accoglie il Padre che mi ha mandato.
41 Chi accoglie un profeta per il fatto che
è profeta di Dio, riceverà una ricompensa degna di un profeta. Chi
accoglie un uomo giusto per il fatto che è giusto, riceverà una
ricompensa degna di un giusto.
42 Chi
darà anche solo un bicchiere d'acqua fresca, a uno di questi piccoli
perché è mio discepolo, vi assicuro che riceverà la sua
ricompensa».
CAPITOLO
11
1 Quando ebbe finito di insegnare ai suoi
dodici discepoli, Gesù partì per andare a predicare e ad insegnare
nelle città di quella regione.
GIOVANNI MANDA ALCUNI DISCEPOLI A INTERROGARE GESÙ
(vedi Luca 7,
18-23)
2 Giovanni era in prigione, ma
sentì parlare di quel che faceva il Cristo. Allora gli mandò
alcuni dei suoi discepoli per domandargli:
3 -
Sei tu quello che deve venire oppure dobbiamo aspettare un
altro?
4 Gesù rispose ai discepoli di
Giovanni:
- Andate a raccontargli quel che udite
e vedete:
5 i ciechi vedono, gli zoppi
camminano, i lebbrosi sono risanati, i sordi odono, i morti risorgono e la
salvezza viene annunziata ai poveri.
6 Beato chi
non perderà la fede in me.
GESÙ PARLA DI GIOVANNI IL BATTEZZATORE
(vedi Luca 7, 24-28; 16,
16)
7 Mentre quelli se ne andavano Gesù
cominciò a parlare di Giovanni alla folla. Diceva: «Che cosa siete
andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? No.
8 Che cosa, allora? Un uomo vestito con abiti di
lusso? Ma quelli che portano abiti di lusso stanno nei palazzi dei re!
9 Che cosa siete andati a vedere? Un profeta?
Sì, ve lo dico io, qualcosa di più che un
profeta.
10 Nella Bibbia Dio dice di
lui:
Io mando il mio messaggero davanti a te:
egli ti preparerà la
strada.
11 Anzi, vi assicuro che tra gli uomini
nessuno è mai stato più grande di Giovanni il Battezzatore.
Eppure, il più piccolo nel regno di Dio è più grande di
lui.
12 «Dal tempo di Giovanni il
Battezzatore fino a oggi il regno di Dio incontra opposizione perché i
violenti vi si oppongono.
13 Tutti i profeti e
tutta la legge di Mosè hanno parlato del regno di Dio, fino al tempo di
Giovanni.
14 E se volete credermi, è
Giovanni quel profeta Elia che deve tornare.
15
Chi ha orecchi, cerchi di capire!».
GESÙ GIUDICA LA GENTE DEL SUO TEMPO
(vedi Luca 7,
31-35)
16 Gesù disse ancora: «A chi
posso paragonare la gente d'oggi? Sono come bambini seduti in piazza che gridano
gli uni contro gli altri:
17 "Vi abbiamo suonato
con il flauto
una musica allegra,
e non avete
ballato;
vi abbiamo cantato un canto di dolore,
e non vi siete battuti il
petto".
18 «Così avviene oggi. E'
venuto Giovanni il Battezzatore, il quale non mangia e non beve, e dicono: "E'
un indemoniato".
19 Poi è venuto il Figlio
dell'uomo, il quale mangia e beve, e dicono: "Questo è un mangione e un
beone, amico di quelli delle tasse e di altre persone di cattiva reputazione".
Eppure la Sapienza di Dio è manifestata dalle sue
opere».
GESÙ MINACCIA ALCUNE CITTÀ DELLA GALILEA
(vedi Luca 10,
12-15)
20 Poi Gesù si mise a parlare
severamente contro quelle città nelle quali aveva compiuto la maggior
parte dei suoi fatti miracolosi: le rimproverava perché i loro abitanti
non avevano cambiato vita.
21 Diceva: «Guai
a voi, abitanti di Corazin! Guai a voi, abitanti di Betsàida!
Perché, se i miracoli avvenuti in mezzo a voi fossero stati fatti nelle
città pagane di Tiro e Sidone, da tempo i loro abitanti si sarebbero
vestiti di sacco e avrebbero messo cenere sul capo per mostrare che volevano
cambiar vita.
22 Perciò, vi assicuro che
nel giorno del giudizio gli abitanti di Tiro e di Sidone saranno trattati meno
severamente di voi.
23 E tu, città di
Cafàrnao,
credi
forse
che Dio ti innalzerà fino al
cielo?
No, tu precipiterai nell'abisso!
Perché, se i miracoli avvenuti in te
fossero stati fatti a Sòdoma, quella città esisterebbe ancor oggi.
24 Perciò, ti assicuro che nel giorno del
giudizio Sòdoma sarà trattata meno severamente di
te».
GESÙ RINGRAZIA IL PADRE
(vedi Luca 10,
21-22)
25 Allora Gesù
disse:
«Ti ringrazio, Padre,
Signore del cielo e della
terra.
Ti ringrazio perché hai nascosto
queste cose
ai grandi e ai
sapienti
e le hai fatte conoscere ai
piccoli.
26 Sì, Padre, così tu hai
voluto».
27 E disse ancora: «Il Padre
ha messo tutto nelle mie mani. Nessuno conosce il Figlio, se non il Padre.
Nessuno conosce il Padre, se non il Figlio e quelli ai quali il Figlio lo fa
conoscere.
GESÙ OFFRE RIPOSO
28 «Venite con me, tutti
voi che siete stanchi e oppressi: io vi farò riposare.
29 Accogliete le mie parole e lasciatevi
istruire da me. Io non tratto nessuno con violenza e sono buono con tutti. Voi
troverete la pace,
30 perché quel che vi
domando è per il vostro bene, quel che vi do da portare è un peso
leggero».
CAPITOLO
12
GESÙ E LA QUESTIONE DEL SABATO
(vedi Marco 2, 23-28; Luca 6,
1-5)
1 Un giorno Gesù passava attraverso i
campi di grano. Era sabato, e i suoi discepoli strapparono alcune spighe e le
mangiarono perché avevano fame.
2 I
farisei se ne accorsero, e allora dissero a
Gesù:
- Guarda! i tuoi discepoli fanno
ciò che la nostra legge non permette di fare nel giorno del
riposo.
3 Gesù
rispose:
- Ma non avete letto, nella Bibbia, che
cosa fece Davide un giorno che lui e i suoi compagni avevano fame?
4 Come sapete, entrò nel tempio e tutti
mangiarono i pani offerti a Dio. Non avrebbero potuto prenderli, perché
la legge dice che soltanto i sacerdoti possono mangiare quei pani.
5 Oppure non avete letto nei libri della legge
di Mosè che cosa fanno i sacerdoti? Quando è sabato, essi nel
tempio non seguono la legge del riposo, eppure non sono colpevoli.
6 Ebbene, io vi assicuro che qui c'è
qualcuno che è più importante del tempio!
7 Se voi sapeste veramente il significato di
queste parole della Bibbia:
Voglio la
misericordia, non i sacrifici
non avreste
condannato uomini senza colpa.
8 Il Figlio
dell'uomo è padrone del sabato.
Gli apostoli raccolgono le spighe
GESÙ GUARISCE UN UOMO IN GIORNO DI SABATO
(vedi Marco 3, 1-6; Luca 6,
6-11)
9 Gesù andò via di là
ed entrò nella sinagoga.
10 Tra la gente
c'era anche un uomo che aveva una mano paralizzata. Alcuni farisei, che
cercavano il modo di accusare Gesù, gli fecero questa
domanda:
- La nostra legge permette di guarire un
uomo in giorno di sabato?
11 Gesù
rispose:
- Se uno di voi ha soltanto una pecora e
questa, in giorno di sabato, va a cadere in una fossa, certo non l'abbandona
nella fossa, ma va e la tira fuori.
12 E un uomo
non vale molto più di una pecora? Perciò la legge permette di fare
del bene a qualcuno anche se è sabato.
13
Poi Gesù disse all'uomo malato: «Dammi la tua
mano».
Gliela diede e la sua mano
ritornò perfettamente sana come
l'altra.
14 Allora quei farisei uscirono dalla
sinagoga e si radunarono per decidere come far morire
Gesù.
GESÙ E IL "SERVO DI DIO" DESCRITTO DALLA BIBBIA
15 Quando Gesù venne a
sapere queste cose, andò in un altro luogo. Molta gente lo seguì;
ed egli guarì tutti i malati,
16 ma
raccomandò severamente di non dirlo a nessuno.
17 Così si realizzò quel che Dio
aveva detto per mezzo del profeta Isaia:
Ecco il
mio servo, quello che io ho scelto,
- dice il
Signore; -
E' lui che io amo, lui ho
mandato.
A lui darò il mio Spirito,
e dirà a tutti i popoli che io li
giudicherò.
19 Non farà
discussioni, non griderà,
non
terrà discorsi nelle piazze.
20 Se una
canna è incrinata, non la
spezzerà;
se una lampada è debole,
non la spegnerà.
Farà sempre
così, fino a quando non avrà
fatto
trionfare la giustizia;
21 ed egli sarà
per tutti i popoli una speranza.
GESÙ HA POTERE SUI DEMONI
(vedi Marco 3, 22-30; Luca 11,
14-23)
22 Portarono a Gesù un uomo che era
cieco e muto, perché uno spirito maligno era dentro di lui. Gesù
lo guarì, e quello si mise a parlare e incominciò a vedere.
23 Le folle erano piene di meraviglia e
dicevano: «Non sarà lui il Figlio di Davide che
aspettiamo?».
24 Ma quando i farisei ne
furono informati dissero: «E' soltanto con l'aiuto di Beelzebùl, il
capo dei demòni, che egli ha il potere di scacciare i
demòni».
25 Gesù, conoscendo i
loro pensieri, disse: «Se gli abitanti di una nazione si dividono e si
combattono tra loro, quella nazione va in rovina. Se una città o una
famiglia si divide e le persone litigano tra loro, non potranno più
durare.
26 Se dunque Satana scaccia Satana ed
è in lotta contro se stesso, come potrà durare il suo regno?
27 Ora se io scaccio i demòni con l'aiuto
di Beelzebùl, il capo dei demòni, con l'aiuto di chi li scacciano
i vostri discepoli? Perciò saranno proprio loro a mostrare che avete
torto.
28 Se invece è con lo Spirito di
Dio che io scaccio i demòni, allora vuoi dire che è giunto per voi
il regno di Dio.
29 «Come si può
entrare nella casa di un uomo forte e portar via i suoi beni? Prima si deve
legare quell'uomo forte e poi si potrà vuotargli la casa.
30 «Chi non è con me è contro
di me; e chi non raccoglie insieme con me spreca il raccolto.
31 «Perciò vi dico una cosa: tutti i
peccati e tutte le bestemmie degli uomini potranno essere perdonati, ma chi
avrà detto una bestemmia contro lo Spirito Santo non potrà essere
perdonato.
32 Se uno avrà detto una
parola contro il Figlio dell'uomo potrà essere perdonato; ma chi
avrà detto una parola contro lo Spirito Santo non sarà perdonato,
né ora né mai.
L'ALBERO E I FRUTTI
(vedi Matteo 7, 16-20; Luca 6,
43-45)
33 «Se prendete un albero buono,
anche i suoi frutti saranno buoni; se prendete un albero cattivo, anche i suoi
frutti saranno cattivi: perché è dai frutti che si conosce la
qualità dell'albero.
34 E voi, razza di
vipere, come potete dire cose buone se siete cattivi? Ciascuno infatti esprime
con la bocca quel che ha nel cuore.
35 L'uomo
buono ha con sé un tesoro di bene, dal quale tira fuori cose buone;
l'uomo cattivo ha in sé un tesoro di male, dal quale tira fuori cose
cattive.
36 «Vi assicuro che nel giorno del
giudizio tutti dovranno render conto di ogni parola inutile che hanno detto:
37 perché saranno le vostre parole che vi
porteranno a essere condannati o riconosciuti
innocenti».
ALCUNI CHIEDONO A GESÙ UN MIRACOLO
(vedi Marco 8, 11-12; Luca 11,
29-32)
38 Alcuni maestri della legge e alcuni
farisei dissero a Gesù: «Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere
un segno miracoloso».
39 Gesù
rispose: «Questa gente malvagia e infedele a Dio vuole vedere un segno
miracoloso! Ma non riceverà nessun segno, eccetto il segno del profeta
Giona.
40 Come Giona rimase nel ventre del
grande pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell'uomo
rimarrà sepolto nella terra tre giorni e tre notti.
41 «Nel giorno del giudizio gli abitanti di
Ninive si alzeranno a condannare questa gente, perché essi cambiarono
vita quando ascoltarono la predicazione di Giona. Eppure, di fronte a voi
c'è uno che è più grande di Giona!
42 «Nel giorno del giudizio la regina del
sud si alzerà a condannare questa gente: essa infatti venne da molto
lontano per ascoltare le sagge parole del re Salomone. Eppure, di fronte a voi
c'è uno che è più grande di
Salomone!
QUANDO LO SPIRITO MALIGNO RITORNA
(vedi Luca 11, 24-26)
43 «Quando uno spirito maligno
è uscito da un uomo se ne va per luoghi deserti in cerca di riposo. Se
però non lo trova,
44 allora dice:
"Tornerò nella mia casa, quella che ho lasciato". Egli ci va e la trova
vuota, pulita e bene ordinata.
45 Allora va a
chiamare altri sette spiriti, più maligni di lui; poi, tutt'insieme,
entrano in quella persona e vi rimangono come a casa loro. Così, alla
fine, quell'uomo si trova in condizioni peggiori di prima. E così
sarà anche per voi, gente malvagia».
I VERI PARENTI DI GESÙ
(vedi Marco 3, 31-35; Luca 8,
19-21)
46 Gesù stava parlando alla folla.
Sua madre e i suoi fratelli volevano parlare con lui, ma erano rimasti fuori.
47 Un tale disse a Gesù: - Qui fuori ci
sono tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlare con
te.
48 Gesù a chi gli parlava
rispose:
- Chi è mia madre? e chi sono i
miei fratelli?
49 Poi, con la mano indicò
i suoi discepoli e
disse:
- Guarda:
sono questi mia madre e i miei fratelli:
50
perché se uno fa la volontà del Padre mio che è in cielo,
egli è mio fratello, mia sorella e mia madre.
IL DISCORSO DELLE PARABOLE
CAPITOLO
13
LA PARABOLA DEL SEMINATORE
(vedi Marco 4, 1-9; Luca 8,
4-8)
1 Quel giorno, Gesù usci di casa e
andò a sedersi in riva al lago di Galilea.
2 Attorno a lui si radunò una folla tanto
grande che egli salì su una barca e si sedette. Tutta la gente rimase
sulla riva.
3 Gesù parlava di molte cose
servendosi di parabole. Egli diceva: «Un contadino andò a seminare,
4 e mentre seminava alcuni semi andarono a
cadere sulla strada: vennero allora gli uccelli e li mangiarono.
5 Altri semi invece andarono a finire su un
terreno dove c'erano molte pietre e poca terra: questi germogliarono subito
perché la terra non era profonda,
6 ma il
sole, quando si levò, bruciò le pianticelle che seccarono
perché non avevano radici robuste.
7
Altri semi caddero in mezzo alle spine e le spine, crescendo, soffocarono i
germogli.
8 Ma alcuni semi caddero in un terreno
buono e diedero un frutto abbondante: cento o sessanta o trenta volte di
più.
9 Chi ha orecchi, cerchi di
capire!».
PERCHE' GESÙ USA LE PARABOLE
(vedi Marco 4, 10-12; Luca 8,
9-10)
10 Allora i discepoli di Gesù si
avvicinarono a lui e gli domandarono.
-
Perché, quando parli alla gente, usi le
parabole?
11 Gesù
rispose:
- A voi Dio fa conoscere apertamente i
misteri del suo regno, ma agli altri no.
12
Perché, chi ha molto riceverà ancor di più e sarà
nell'abbondanza; a chi ha poco, invece, porteranno via anche quel poco che ha.
13 Per questo parlo in parabole: perché
guardano e non vedono, ascoltano e non capiscono,
14 e si realizza per loro la profezia che
è scritta nel libro del profeta
Isaia:
Ascolterete e non capirete, dice il
Signore,
guarderete e non
vedrete.
15 Perché il cuore di questo
popolo è diventato
insensibile:
sono
diventati duri d'orecchi,
hanno chiuso gli
occhi:
per non vedere con gli occhi,
per non sentire con gli orecchi,
per non comprendere con il cuore,
per non tornare verso di me,
per non lasciarsi guarire da
me.
16 Voi invece siete beati, perché i
vostri occhi vedono e i vostri orecchi ascoltano.
17 Vi assicuro che molti profeti e molti uomini
giusti avrebbero desiderato vedere quel che voi vedete, ma non l'hanno visto;
molti avrebbero desiderato udire quel che voi udite, ma non l'hanno
udito.
GESÙ SPIEGA LA PARABOLA DEL SEMINATORE
(vedi Marco 4, 13-20; Luca 8,
11-15)
18 «Ascoltate il significato della
parabola del seminatore:
19 Il seme caduto sulla
strada indica chi sente parlare del regno di Dio, ma non capisce. Viene il
maligno e ruba quel che è stato seminato nel suo cuore.
20 «Il seme caduto dove c'erano molte
pietre indica chi ascolta la parola di Dio e l'accoglie con entusiasmo,
21 ma non ha radici e non è costante;
appena incontra difficoltà o persecuzione, subito si lascia andare.
22 «Il seme caduto tra le spine indica chi
ascolta la parola, ma poi si lascia prendere dalle preoccupazioni di questo
mondo e dai piaceri della ricchezza; tutto questo soffoca la parola di Dio ed
essa rimane senza frutto.
23 «Infine, il
seme caduto nel buon terreno indica chi ascolta la parola di Dio e la capisce.
Egli la fa fruttificare ed essa produce cento o sessanta o trenta volte di
più».
PARABOLA DELL'ERBA CATTIVA
24 Poi Gesù
raccontò un'altra parabola: «Il regno di Dio è come la buona
semente che un uomo fece seminare nel suo campo.
25 Ma una notte, mentre i contadini dormivano,
un suo nemico venne a seminare erba cattiva in mezzo al grano e poi se ne
andò.
26 Quando il grano cominciò
a spuntare e a formare le spighe, si vide che era cresciuta in mezzo al grano
anche erba cattiva.
27 I contadini allora
dissero al padrone:
- Signore, tu avevi fatto
seminare del buon grano nel tuo campo. Da dove viene
questa
erba
cattiva?
28 «Egli
rispose:
- E' stato un nemico a far
questo!
«I contadini gli
domandarono:
- Vuoi che andiamo a strapparla via?
29 «Ma egli
rispose:
- No! Perché, così,
rischiate di strappare anche il grano buono insieme con l'erba cattiva.
30 Lasciate che crescano insieme fino al giorno
del raccolto. A quel momento io dirò ai mietitori: raccogliete prima
l'erba cattiva e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece mettetelo nel
mio granaio».
PARABOLA DEL GRANELLO DI SENAPE E DEL LIEVITO
(vedi Marco 4, 30-32; Luca 13,
18-21)
31 Poi Gesù raccontò
un'altra parabola: «Il regno di Dio è simile a un granello di senape
che un uomo prese e seminò nel suo campo.
32 Esso è il più piccolo di tutti
i semi ma, quando è cresciuto, è più grande di tutte le
piante dell'orto: diventa un albero tanto grande che gli uccelli vengono a fare
il nido tra i suoi rami».
33 Gesù
disse ancora una parabola: «Il regno di Dio è simile a un po' di
lievito che una donna ha preso e ha mescolato in una grande quantità di
farina, e a un certo punto tutta la pasta è
lievitata!».
PERCHE' GESÙ PARLA IN PARABOLE
(vedi Marco 4,
33-34)
34 Gesù raccontava alla folla tutte
queste cose usando sempre parabole: e non parlava mai senza parabole.
35 Così si realizzò quel che Dio
aveva detto per mezzo del profeta
Io
parlerò loro in parabole,
annunzierò cose
nascoste
fin dalla creazione del
mondo.
GESÙ SPIEGA LA PARABOLA DELL'ERBA CATTIVA
36 Poi Gesù si
allontanò dalla folla e andò a casa. Allora i discepoli si
avvicinarono a lui e gli dissero: «Spiegaci la parabola dell'erba cattiva
cresciuta nel campo».
37 Gesù
rispose: «Quello che semina la buona semente è il Figlio dell'uomo.
38 Il campo è il mondo. La buona semente
rappresenta quelli che appartengono al regno di Dio; l'erba cattiva rappresenta
quelli che appartengono al diavolo.
39 Il nemico
che l'ha seminata è il diavolo stesso, e il giorno del raccolto è
la fine di questo mondo. I mietitori infine sono gli
angeli.
40 «Come l'erba cattiva è
raccolta e bruciata nel fuoco, così si farà alla fine di questo
mondo.
41 Il Figlio dell'uomo manderà i
suoi angeli, ed essi porteranno via dal suo regno tutti quelli che sono di
ostacolo agli altri e quelli che fanno il male.
42 Li getteranno nel grande forno di fuoco.
Là piangeranno come disperati.
43 Invece,
quelli che fanno la volontà di Dio, quel giorno saranno splendenti come
il sole nel regno di Dio Padre. Chi ha orecchi, cerchi di
capire».
TRE PARABOLE
44 «Il regno di Dio
è simile a un tesoro nascosto in un campo. Un uomo lo trova, lo nasconde
di nuovo, poi, pieno di gioia corre a vendere tutto quello che ha e compera quel
campo.
45 «Il regno di Dio è simile
a un mercante che va in cerca di perle preziose.
46 Quando ha trovato una perla di grande valore,
egli va a vendere tutto quel che ha e compera quella perla.
47 «E ancora: il regno di Dio è
simile a una rete gettata nel mare, la quale ha raccolto pesci di ogni genere.
48 Quando è piena, i pescatori la tirano
a riva, si siedono e mettono nei cesti i pesci buoni; i pesci cattivi, invece,
li buttano via.
49 Così sarà alla
fine di questo mondo: verranno gli angeli e separeranno i malvagi dai buoni,
50 per gettarli nel grande forno di fuoco.
Là, essi piangeranno come disperati».
CONCLUSIONE SULLE PARABOLE
51 Poi Gesù disse ai
discepoli: - Avete capito tutte queste
cose?
Risposero:
-
Sì, abbiamo capito.
52 Ed egli
disse:
- Perciò, se un maestro della legge
diventa discepolo del regno di Dio, è come un capofamiglia che dal suo
tesoro tira fuori cose vecchie e cose nuove.
LA GENTE DI NAZARET NON HA FIDUCIA IN GESÙ
(vedi Marco 6, 1-6; Luca 4,
16-30)
53 Quando Gesù ebbe finito di
raccontare queste parabole partì da quel luogo.
54 Andò nella sua città e si mise
a insegnare nella sinagoga. I suoi compaesani, ascoltandolo, erano molto
meravigliati e dicevano: «Ma chi gli ha dato questa sapienza e il potere di
fare miracoli?
55 Non è il figlio del
falegname? Non è Maria sua madre? I suoi fratelli non sono forse Giacomo,
Giuseppe, Simone e Giuda?
56 E le sue sorelle
non vivono, qui in mezzo a noi? Ma allora, dove ha imparato a fare e dire tutte
queste cose?».
57 Per questo non volevano
più saperne di lui. Ma Gesù disse loro: «Un profeta è
disprezzato soprattutto nella sua patria e nella sua
famiglia».
58 E in quell'ambiente non fece
molti miracoli perché la gente non aveva
fede.
Gesù nella sinagogaCAPITOLO
14
OPINIONI SU GESÙ
(vedi Marco 6, 14-16; Luca 9,
7-9)
1 In quel tempo governava in Galilea il re
Erode. Egli venne a sapere che Gesù era diventato famoso.
2 Disse allora ai suoi servi: «Questi
è Giovanni il Battezzatore, che è tornato dal mondo dei morti!
Perciò ha il potere di fare i miracoli».
MORTE DI GIOVANNI IL BATTEZZATORE
(vedi Marco 6,
17-29)
3 In realtà, qualche tempo prima,
Erode aveva fatto arrestare Giovanni, l'aveva incatenato e messo in prigione. Il
motivo di tutto ciò era stata la faccenda di Erodìade (la moglie
di suo fratello Filippo);
4 perché
Giovanni aveva detto a Erode: «Non è giusto che tu la tenga con
te!».
5 Allora Erode voleva farlo
ammazzare, ma aveva paura della gente, perché tutti pensavano che
Giovanni era un profeta di Dio.
6 Un giorno
però ci fu la festa del suo compleanno, e la giovane figlia di
Erodìade si mise a danzare davanti agli invitati. La sua danza piacque
talmente a Erode
7 che egli le fece una promessa
e un giuramento: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo
darò».
8 La madre le consigliò
che cosa chiedere, e la ragazza disse: «Fammi portare qui, su un piatto, la
testa di Giovanni il Battezzatore!».
9 Il
re fu molto dispiaciuto, ma siccome aveva giurato e c'erano li presenti gli
altri invitati, ordinò di darle quel che aveva chiesto.
10 Perciò mandò uno alla prigione
a far tagliare la testa a Giovanni.
11 La testa
fu portata su un piatto e consegnata alla ragazza, ed essa la diede a sua madre.
12 I discepoli di Giovanni andarono a prendere
il corpo e lo seppellirono. Poi raccontarono il fatto a
Gesù.
GESÙ DÀ DA MANGIARE A CINQUEMILA UOMINI
(vedi Marco 6, 30-44; Luca 9,
10-17, Giovanni 6, 1-13)
13 Quando sentì
questa notizia, Gesù partì in barca per recarsi in un luogo
isolato, lontano da tutti, ma la gente venne a saperlo e seguirono Gesù a
piedi, venendo da varie città.
14 Quando
Gesù scese dalla barca e vide tutta quella folla, ebbe compassione di
loro e si mise a guarire i malati.
15 Verso
sera, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli
dissero:
- E' già tardi e questo luogo
è isolato. Lascia andare la gente in modo che possa comprarsi da mangiare
nei villaggi».
16 Ma Gesù disse
loro:
- Non hanno bisogno di andar via: dategli
voi qualcosa da mangiare.
17 Essi gli
risposero:
- Ma noi abbiamo soltanto cinque pani
e due pesci.
18 E Gesù
disse:
- Portateli qui a
me.
19 Allora Gesù ordinò di far
sedere la folla sull'erba. Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli
occhi al cielo e disse la preghiera di benedizione. Poi spezzò i pani e
li diede ai discepoli; e i discepoli alla folla.
20 Tutti mangiarono e ne ebbero abbastanza. Alla
fine raccolsero i pezzi avanzati e ne riempirono dodici ceste.
21 Quelli che avevano mangiato erano circa
cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.
GESÙ CAMMINA SUL LAGO
(vedi Marco 6, 45-52; Giovanni
6, 16-21)
22 Subito dopo Gesù
ordinò ai discepoli di salire in barca e di andare sull'altra riva del
lago senza di lui. Egli intanto avrebbe rimandato a casa la gente.
23 Dopo averla rimandata salì da solo sul
monte a pregare. Venne la notte, e Gesù era ancora là, solo.
24 La barca era già molto lontana dalla
spiaggia, ma aveva il vento contrario ed era sbattuta dalle onde.
25 Sul finire della notte, Gesù
andò verso i suoi discepoli camminando sul lago.
26 Quando essi lo videro camminare sull'acqua si
spaventarono. Dicevano:
- E' un fantasma! - e
gridavano di paura.
27 Ma subito Gesù
parlò:
- Coraggio, sono io! Non abbiate
paura!
28 Pietro
rispose:
- Signore, se sei tu, dimmi di venire
verso di te, sull'acqua.
29 E Gesù gli
disse:
-
Vieni!
Pietro allora scese dalla barca e
cominciò a camminare sull'acqua verso
Gesù.
30 Ma vedendo la forza del vento,
ebbe paura, cominciò ad affondare e
gridò:
- Signore!
Salvami!
31 Gesù lo afferrò con la
mano e gli disse:
- Uomo di poca fede,
perché hai dubitato?
32 Quando salirono
insieme nella barca il vento cessò.
33
Allora gli altri che erano nella barca si misero in ginocchio di fronte a
Gesù e dissero: «Tu sei veramente il Figlio di Dio!».
Gesù passeggia sulle acque
GESÙ GUARISCE I MALATI NELLA REGIONE DI GENESARET
(vedi Marco 6,
53-56)
34 Attraversato il lago arrivarono nella
regione di Genèsaret.
35 La gente del
posto riconobbe Gesù e tutto intorno si sparse la voce che egli era
arrivato. Allora gli portarono i loro malati,
36
e lo supplicarono di permettere che gli toccassero almeno l'orlo del mantello. E
tutti quelli che lo toccavano erano guariti.
CAPITOLO 15
LA TRADIZIONE DEGLI UOMINI E I COMANDAMENTI DI DIO
(vedi Marco 7, 1-13)
1 Alcuni farisei e alcuni maestri della legge
giunti da Gerusalemme si avvicinarono a Gesù e gli
dissero:
2 - Prima di mangiare, i tuoi discepoli
non fanno il rito di lavarsi le mani. Perché non rispettano la tradizione
religiosa dei nostri padri?
3 Gesù
risposte loro:
- E voi, perché non
rispettate i comandamenti di Dio, per seguire la vostra tradizione?
4 Dio ha detto: Onora il padre e la madre. E
poi: Chi parla male di suo padre o di sua madre deve essere condannato a morte.
5-6 Voi invece insegnate che uno non ha
più il dovere di onorare suo padre e sua madre se dice ad essi che ha
offerto a Dio quei beni che doveva usare per loro. Così, per mezzo della
vostra tradizione, voi fate diventare inutile la parola di Dio.
7 Ipocriti! il profeta Isaia aveva ragione
quando, parlando di voi, diceva:
8 Questo popolo,
- dice il Signore, -
mi onora a parole,
ma il suo cuore è molto lontano da
me.
9 Il modo con cui mi onorano non ha valore,
perché insegnano come dottrina di Dio
comandamenti che son fatti da
uomini.
LE COSE CHE RENDONO IMPURO UN UOMO
(vedi Marco 7,
14-23)
10 Poi Gesù chiamò la folla
e disse: «Ascoltate e cercate di capire.
11
Non è ciò che entra nella bocca dell'uomo che può farlo
diventare impuro. Piuttosto è ciò che esce dalla bocca: questo
può far diventare impuro l'uomo!».
12
I discepoli si avvicinarono e gli dissero:
- Sai
che i farisei si sono scandalizzati ascoltando le tue
parole?
13 Ma Gesù
rispose:
- Tutti gli alberi che non sono stati
piantati dal Padre mio, che è in cielo, saranno strappati.
14 Lasciateli dire! Sono ciechi che vogliono far
da guida ad altri ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due
andranno a cadere in una fossa.
15 Allora Pietro
disse:
- Spiegaci questa
parabola.
16 Ma Gesù
rispose:
- Anche voi non riuscite ancora a
capire?
17 Non capite che quello che entra in
bocca va allo stomaco e quindi va a finire in una fogna?
18 Ciò che invece esce dalla bocca viene
dal cuore dell'uomo e per questo può renderlo impuro.
19 Perché, è dal cuore che vengono
tutti i pensieri malvagi che portano al male: gli assassinii, i tradimenti tra
marito e moglie, i peccati sessuali, i furti, le menzogne, gli insulti...
20 Sono queste le cose che fanno diventare
impuro l'uomo. Invece, mangiare senza purificarsi prima le mani, questo non fa
diventare impuri.
LA FEDE DI UNA DONNA STRANIERA
(vedi Marco 7, 24-30)
21 Poi Gesù andò via di
là e si ritirò dalle parti di Tiro e di Sidone.
22 Una donna pagana che veniva da quella regione
si presentò a Gesù gridando:
-
Signore, Figlio di Davide, abbi pietà di me! Mia figlia sta molto male,
uno spirito maligno la tormenta.
23 Ma
Gesù non rispondeva nulla. Si avvicinarono allora i suoi discepoli e gli
dissero:
- Mandala a casa, perché
continua a venirci dietro e a gridare.
24
Gesù disse:
- Io sono stato mandato
soltanto per le pecore sperdute del popolo
d'Israele.
25 Ma quella donna si metteva in
ginocchio davanti a lui e diceva:
- Signore,
aiutami!
26 Allora Gesù
rispose:
- Non è giusto prendere il pane
dei figli e buttarlo ai cagnolini.
27 E la donna
disse:
- E' vero, Signore. Però, sotto la
tavola, i cagnolini possono mangiare le briciole che cadono ai loro
padroni.
28 Allora Gesù le
disse:
- O donna, davvero la tua fede è
grande! Accada come tu vuoi.
E in quel momento
sua figlia guarì.
GESÙ GUARISCE MOLTI MALATI
29 Poi Gesù andò
verso il lago di Galilea, salì sopra una collina e si sedette.
30 Molta gente venne da lui portando zoppi,
storpi, ciechi, muti e molti altri malati. Li mettevano a terra, vicino ai suoi
piedi, ed egli li guariva.
31 E la gente era
piena di meraviglia perché vedeva che i muti incominciavano a parlare,
gli storpi erano guariti, gli zoppi camminavano bene e i ciechi riacquistavano
la vista. Allora tutti lodavano il Dio d'Israele.
GESÙ DÀ DA MANGIARE A QUATTROMILA UOMINI
(vedi Matteo 14, 13-21; Marco
8, 1-10)
32 Gesù chiamò i suoi
discepoli e disse: - Questa gente mi fa pena. Già da tre giorni stanno
con me e non hanno più niente da mangiare. Non voglio mandarli a casa
digiuni, perché potrebbero sentirsi male lungo la
strada.
33 I discepoli gli
dissero:
- Come potremo qui, in un luogo deserto,
trovare tanto pane per una folla così
grande?
34 E Gesù
domandò:
- Quanti pani
avete?
Risposero:
-
Sette, e pochi pesciolini.
35 E Gesù
ordinò alla folla di sedersi per terra.
36 Prese i sette pani e i pesci, fece la
preghiera di ringraziamento, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i
discepoli alla folla.
37 Tutti mangiarono e ne
ebbero abbastanza. Quando poi si raccolsero gli avanzi, se ne riempirono sette
ceste.
38 Quelli che avevano mangiato erano
quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini.
39 Dopo aver rimandato a casa la folla,
Gesù salì in barca e andò nel territorio di
Magadàn.
Moltiplicazione dei paniCAPITOLO
16
FARISEI E SADDUCEI VOGLIONO VEDERE UN MIRACOLO
(vedi Marco 8, 11-13; Luca 11,
16.29; 12, 54-56)
1 Alcuni farisei e alcuni
sadducei andarono da Gesù. Volevano metterlo in difficoltà,
perciò gli domandarono di far loro vedere un segno miracoloso come prova
che veniva da Dio.
2 Ma Gesù rispose
così: «Quando si fa sera voi dite: Il tempo sarà bello,
perché il cielo è rosso.
3 E al
mattino presto dite: Oggi avremo un temporale perché il cielo è
rosso scuro. Dunque, sapete interpretare l'aspetto del cielo e non sapete capire
il significato di ciò che accade in questi tempi?
4 Questa gente malvagia e infedele a Dio vuol
vedere un segno miracoloso! Ma non riceverà nessun segno eccetto il segno
del profeta Giona».
Poi li lasciò e
se andò.
I DISCEPOLI STENTANO A CAPIRE
(vedi Marco 8,
14-21)
5 Prima di andare all'altra riva, i
discepoli si erano dimenticati di prendere il pane.
6 Gesù disse loro: «State attenti!
Tenetevi lontani dal lievito dei farisei e dei
sadducei!».
7 E i discepoli si misero a
discutere tra loro:
«Parla così
perché ci siamo dimenticati di prendere il
pane».
8 Ma Gesù se ne accorse e
disse: «Uomini di poca fede, perché state a discutere che non avete
pane?
9 Non capite ancora? Non ricordate i
cinque pani distribuiti a cinquemila uomini e le ceste avanzate?
10 Avete dimenticato i sette pani distribuiti ai
quattromila uomini e le ceste riempite con gli avanzi raccolti?
11 Perché non capite che non stavo
parlando di pane? Ho detto soltanto: state lontani dal lievito dei farisei e dei
sadducei!».
12 Allora i discepoli capirono
che non aveva parlato del lievito del pane, ma voleva dire di non fidarsi
dell'insegnamento dei farisei e dei sadducei.
PIETRO DICHIARA CHE GESÙ E' IL MESSIA E IL FIGLIO DI DIO
(vedi Marco 8, 27-30; Luca 9,
18-21)
13 Quando Gesù giunse dalle parti
di Cesarèa di Filippo domandò ai suoi
discepoli:
- Chi è il Figlio dell'uomo,
secondo la gente?
14
Risposero:
- Alcuni dicono che è Giovanni
il Battezzatore; altri che è il profeta Elia; altri ancora che è
Geremia, o uno degli antichi profeti.
15
Gesù riprese:
- E voi, che dite? Chi sono
io?
16 Simon Pietro
rispose:
- Tu sei il Messia, il Cristo; il Figlio
del Dio vivente.
17 Allora Gesù gli
disse:
- Beato te, Simone figlio di Giona,
perché non hai scoperto questa verità con forze umane, ma essa ti
è stata rivelata dal Padre mio che è in cielo.
18 Per questo io ti dico che tu sei Pietro e su
di te, come su una pietra, io costruirò la mia Chiesa. E nemmeno la
potenza della morte potrà distruggerla.
19 io ti darò le chiavi del regno di Dio:
tutto ciò che tu sulla terra dichiarerai proibito, sarà proibito
anche in cielo; tutto ciò che tu permetterai sulla terra, sarà
permesso anche in cielo.
20 Poi Gesù
ordinò ai suoi discepoli di non dire a nessuno che egli era il Messia.
GESÙ ANNUNZIA LA SUA MORTE E RISURREZIONE
IL RIMPROVERO DI PIETRO
(vedi
Marco 8, 31-33; Luca 9, 22)
21 Da quel momento
Gesù cominciò a spiegare ai discepoli ciò che gli doveva
capitare. Diceva: «io devo andare a Gerusalemme. E' necessario. Gli anziani
del popolo, i capi dei sacerdoti e i maestri della legge mi faranno soffrire
molto, poi sarò ucciso, ma al terzo giorno
risusciterò».
22 Allora Pietro prese
da parte Gesù e si mise a rimproverarlo:
-
Dio non voglia, Signore! No, questo non ti accadrà
mai!
23 Gesù si voltò verso Pietro
e disse:
- Va' via, lontano da me, Satana. Tu sei
un ostacolo per me, perché tu ragioni come gli uomini, ma non pensi come
Dio.
CONDIZIONI PER SEGUIRE GESÙ
(vedi Marco 8, 34-9, 1; Luca 9,
23-27; Giovanni 12, 25)
24 Poi Gesù disse
ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuoi venire con me, smetta di pensare a se
stesso, prenda la sua croce e mi segua.
25 Chi
pensa soltanto a salvare la propria vita la perderà; chi invece è
pronto a sacrificare la propria vita per me la ritroverà.
26 Se un uomo riesce a guadagnare anche il mondo
intero, ma perde la vita, che vantaggio ne avrà? Oppure, c'è
qualcosa che un uomo potrà dare per riavere, in cambio, la propria vita?
27 «Il Figlio dell'uomo ritornerà
glorioso come Dio suo Padre, insieme con i suoi angeli. Allora egli darà
a ciascuno la ricompensa in base a quel che ciascuno avrà fatto.
28 Io vi assicuro che alcuni tra quelli che sono
qui presenti non moriranno prima di aver visto venire il Figlio dell'uomo e il
suo regno».
CAPITOLO
17
LA TRASFIGURAZIONE: GESÙ MANIFESTA LA SUA GLORIA A TRE DISCEPOLI
(vedi Marco 9, 2-13; Luca 9,
28-36)
1 Sei giorni dopo, Gesù prese con
sé tre discepoli: Pietro, Giacomo e Giovanni fratello di Giacomo, e li
condusse su un alto monte, in un luogo solitario.
2 Là, di fronte a loro, Gesù
cambiò aspetto: il suo volto si fece splendente come il sole e i suoi
abiti diventarono bianchissimi, come di luce.
3
Poi i discepoli videro anche Mosè e il profeta Elia: essi stavano accanto
a Gesù e parlavano con lui.
4 Allora
Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi stare qui. Se
vuoi, preparerò tre tende: una per te, una per Mosè e una per
Elia».
5 Stava ancora parlando, quando
apparve una nuvola luminosa che li avvolse con la sua ombra. Poi, dalla nuvola
venne una voce che diceva: «Questo è il Figlio mio, che io amo. Io
l'ho mandato. Ascoltatelo!».
6 A queste
parole, i discepoli furono talmente spaventati che si buttarono con la faccia a
terra.
7 Ma Gesù si avvicinò, li
toccò e disse: «Alzatevi. Non abbiate paura!».
8 Alzarono gli occhi e non videro più
nessuno: c'era infatti Gesù solo.
9
Mentre scendevano dal monte, Gesù diede quest'ordine ai discepoli:
«Non dite a nessuno quel che avete visto, fino a quando il Figlio dell'uomo
sarà risuscitato dai morti».
10 Poi i
discepoli fecero una domanda a Gesù:
-
Perché dunque i maestri della legge dicono che prima di tutto deve
tornare il profeta Elia?
11 Egli
rispose:
- E' vero, prima deve venire Elia per
mettere in ordine ogni cosa.
12 Vi assicuro
però che Elia è già venuto, ma non l'hanno riconosciuto e
gli hanno fatto quel che hanno voluto. Perciò faranno soffrire anche il
Figlio dell'uomo.
13 Allora i discepoli capirono
che aveva parlato di Giovanni il Battezzatore.
La trasfigurazione
GESÙ GUARISCE UN RAGAZZO TORMENTATO DA UNO SPIRITO MALIGNO
(vedi Marco 9, 14-29; Luca 9,
37-43a)
14 Quando arrivarono in mezzo alla gente,
un uomo si avvicinò a Gesù, si mise in ginocchio davanti a
lui
15 e gli
disse:
- Signore, abbi pietà di mio
figlio. E' epilettico, e quando ha una crisi spesso cade nel fuoco o nell'acqua.
16 L'ho fatto vedere ai tuoi discepoli, ma non
sono riusciti a guarirlo.
17 Allora Gesù
rispose:
- Gente malvagia e senza fede! Fino a
quando resterò ancora con voi? Per quanto tempo dovrò sopportarvi?
Portatemi qui il ragazzo.
18 Gesù allora
minacciò il demonio: quello uscì dal ragazzo, e da quel momento il
ragazzo fu guarito.
19 Allora i discepoli si
avvicinarono a Gesù, lo presero da parte e gli
domandarono:
- Perché noi non siamo stati
capaci di scacciare quel demonio?
20 Gesù
rispose:
- Perché non avete fede. Se
aveste almeno una fede piccola come un granello di senape, potreste dire a
questo monte: «Spostati da qui a là» e il monte si
sposterà. Niente sarà impossibile per voi.
(21)
Guarigione di un indemoniato
PER LA SECONDA VOLTA GESÙ ANNUNZIA LA SUA MORTE E RISURREZIONE
(vedi Marco 9, 30-32; Luca 9,
43b-45)
22 Un giorno che i discepoli erano tutti
assieme in Galilea, Gesù disse: «Il Figlio dell'uomo sta per essere
consegnato nelle mani degli uomini
23 ed essi lo
uccideranno; ma al terzo giorno risusciterà». Allora i discepoli
diventarono molto tristi.
GESÙ E PIETRO PAGANO LA TASSA PER IL TEMPIO
24 Poi andarono a
Cafàrnao. Là, alcuni esattori della tassa del tempio si
avvicinarono a Pietro e gli domandarono: - il vostro maestro paga la
tassa?
25 Pietro
rispose:
- Sì, la
paga.
Quando entrarono in casa, Gesù
parlò per primo e disse a Pietro:
-
Simone, dimmi il tuo parere: chi deve pagare le tasse ai re di questo mondo: gli
estranei o i figli dei re?
26 Pietro
rispose:
- Gli
estranei.
Gesù
continuò:
- Dunque i figli non sono
obbligati a pagare le tasse.
27 Ma non dobbiamo
dare scandalo: vai perciò in riva al lago, getta l'amo per pescare, e il
primo pesce che abbocca tiralo fuori; aprigli la bocca e ci troverai una grossa
moneta d'argento. Prendi allora la moneta e paga la tassa per me e per
te.
DISCORSO SULLA VITA COMUNITARIA
CAPITOLO 18
CHI E' IL PIU' IMPORTANTE
(vedi Marco 9, 33-37; Luca 9, 46-48)
1 In quel momento i discepoli si
avvicinarono a Gesù e gli domandarono: «Chi è il più
imprtante nel regno di Dio?».
2 Gesù
chiamò un bambino, lo mise in mezzo a
loro
3 e disse: «Vi assicuro che se non
cambiate e non diventate come bambini non entrerete nel regno di Dio.
4 Chi si fa piccolo come questo bambino, quello
è il più importante nel regno di Dio.
5 E chi per amor mio accoglie un bambino come
questo, accoglie me.
CONTRO OGNI OCCASIONE DI MALE
(vedi Matteo 5, 29-30: Marco 9, 42-48;
Luca 17, 1-2)
6 «Ma se qualcuno farà
perdere la fede a una di queste persone semplici che credono in me, sarebbe
più conveniente per lui che lo buttassero in fondo al mare, con una
grossa pietra legata al collo.
7 «E' triste
che nel mondo ci siano scandali. Ce ne saranno sempre, ma guai a quelli che li
provocano.
8 «Se la tua mano e il tuo piede
ti fanno compiere il male, tagliali e gettali via: è meglio per te
entrare nella vera vita senza una mano o senza un piede, piuttosto che essere
gettato nel fuoco eterno con due mani e due
piedi.
9 «Se il tuo occhio ti fa compiere il
male, strappalo e gettalo via: è meglio per te entrare nella vera vita
con un occhio solo, piuttosto che essere gettato nel fuoco dell'inferno con
tutti e due gli occhi.
PARABOLA DELLA PECORA PERDUTA E RITROVATA
(vedi Luca 15, 3-7)
10 «State attenti! Non disprezzate
nessuna di queste persone semplici, perché vi dico che in cielo i loro
angeli vedono continuamente il Padre mio che è in cielo.
1112 «Provate a pensare: se un tale
possiede cento pecore e gli accade che una si perde, che cosa farà? Non
lascerà le altre novantanove sui monti per andare a cercare quella pecora
che si è perduta?
13 E se poi la trova,
vi assicuro che sarà più contento per questa pecora, che non per
le altre novantanove che non si erano perdute.
14 Allo stesso modo, il Padre vostro che
è in cielo vuole che nessuna di queste persone semplici vada
perduta.
COME SI CORREGGE UN FRATELLO CHE SBAGLIA
15 «Se un tuo fratello ti fa del
male, va' a trovarlo e mostragli il suo errore, ma senza farlo sentire ad altri.
Se ti ascolta, avrai ricuperato tuo fratello.
16
«Se invece non vuole ascoltarti, fatti accompagnare da una o due persone,
perché sia fatto come dice la Bibbia: Ogni questione sia risolta mediante
due o tre testimoni.
17 «Se non vuole
ascoltare nemmeno loro, va' a riferire il fatto alla comunità dei
credenti. Se poi non ascolterà neppure la comunità, consideralo
come un pagano o un estraneo.
VALORE DELLA PREGHIERA COMUNITARIA
18 «Vi assicuro che
tutto quel che voi avrete proibito sulla terra sarà proibito anche in
cielo; e tutto quel che voi permetterete sulla terra sarà permesso anche
in cielo.
19 E ancora vi assicuro che se due di
voi, in terra, si troveranno d'accordo su quel che devono fare e chiederanno
aiuto nella preghiera, il Padre mio che è in cielo glielo
concederà.
20 Perché, se due o tre
si riuniscono per invocare il mio nome, io sono in mezzo a
loro».
IL PERDONO. PARABOLA DEL SERVO CRUDELE
(vedi Luca 17,
4)
21 Allora Pietro si avvicinò a
Gesù e gli domandò:
- Signore,
quante volte dovrò perdonare a un mio fratello che mi fa del male? Fino a
sette volte?
22 Rispose
Gesù:
- No, non dico fino a sette volte,
ma fino a settanta volta sette!
23
«Perché il regno di Dio è
così.
«Un re decise di controllare i
servi che avevano amministrato i suoi beni.
24
Stava facendo i suoi conti, quando gli portarono un servitore che doveva
pagargli un'enorme somma di denaro.
25 «Ma
costui non poteva pagare, e per questo il re ordinò di venderlo come
schiavo e di vendere anche sua moglie, i suoi figli e ciò che possedeva,
per fargli pagare il debito.
26 «Allora il
servitore si inginocchiò davanti al re e si mise a pregarlo: "Abbi
pazienza con me e ti pagherò tutto!".
27
«Il re ebbe pietà di lui: cancellò il suo debito e lo
lasciò andare.
28 «Il servitore
uscì e per la via incontrò un suo compagno che doveva pagargli una
piccola somma di denaro. Lo prese per il collo e lo stringeva fino a soffocarlo
mentre diceva:
- Paga quel che mi
devi!
29 «L'altro cadde ai suoi piedi e si
mise a supplicarlo:
- Abbi pietà con me e
ti pagherò.
30 «Ma costui non volle
saperne, anzi lo fece mettere in prigione fino a quando non avesse pagato tutto
il debito.
31 «Gli altri servitori videro
queste cose e rimasero molto dispiaciuti. Andarono dal re e gli raccontarono
tutto quel che era accaduto.
32 Allora il re
chiamò di nuovo quel servitore e gli disse: "Servo crudele! Io ti ho
perdonato quel debito enorme perché tu mi hai supplicato.
33 Dovevi anche tu aver pietà del tuo
compagno, così come io ho avuto pietà di
te".
34 «Poi, pieno di collera, lo fece
mettere in prigione fino a quando non avesse pagato tutto il
debito».
35 E Gesù aggiunse:
«Così il Padre mio che è in cielo farà con ciascuno di
voi, se non perdonerete generosamente al vostro fratello».
CAPITOLO 19
MATRIMONIO E DIVORZIO
(vedi Marco 10, 1-12; Luca 16,
18)
1 Quando Gesù ebbe finito di parlare
lasciò la Galilea e andò verso i confini della Giudea, al di
là del fiume Giordano.
2 Grandi folle lo
seguivano ed egli guariva i malati.
3 Si
avvicinarono a lui alcuni che erano del gruppo dei farisei. Essi volevano
metterlo in difficoltà, perciò gli
domandarono:
- Un uomo può divorziare
dalla propria moglie per un motivo qualsiasi?
4
Gesù rispose:
- Non avete letto ciò
che dice la Bibbia? Dice che Dio fin dal principio maschio e femmina li
creò.
5 Perciò l'uomo
lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due
saranno una cosa sola.
6 Così essi non
sono più due ma un unico essere. Perciò l'uomo non separi
ciò che Dio ha unito.
7 I farisei gli
domandarono:
- Perché dunque Mosè
ha comandato di mandar via la moglie dopo averle dato una dichiarazione scritta
di divorzio?
8 Gesù
rispose:
- Mosè vi ha permesso di mandar
via le vostre donne perché voi avete il cuore duro; ma al principio non
era così.
9 Ora io vi dico: se uno manda
via la propria donna - salvo il caso di una relazione illegale - e poi ne sposa
un'altra, costui commette adulterio.
MATRIMONIO E CELIBATO
10 Allora i suoi discepoli gli
dissero:
- Se questa è la condizione
dell'uomo che si sposa, è meglio non
sposarsi.
11 Gesù
rispose:
- Non tutti capiscono questo
insegnamento; lo accolgono soltanto quelli ai quali Dio dà la
capacità di farlo.
12 Vi sono diversi
motivi per cui certe persone non si sposano: per alcuni vi è
un'impossibilità fisica, fin dalla nascita; altri sono incapaci di
sposarsi perché gli uomini li hanno fatti diventare così; altri
poi non si sposano per servire meglio il regno di Dio. Chi può capire,
cerchi di capire.
GESÙ BENEDICE I BAMBINI
(vedi Marco 10, 13-16; Luca 18,
15-17)
13 Alcune persone portarono i propri
bambini a Gesù e gli domandavano di posare le sue mani su di loro e di
pregare per loro. Ma i discepoli li sgridavano.
14 Gesù invece disse: «Lasciate quei
bambini, non impedite che vengano a me, perché Dio dà il suo regno
a quelli che sono come loro».
15 E
posò le mani sui bambini. Poi se ne andò da quel
luogo.
Gesù e i fanciulli
GESÙ INCONTRA UN GIOVANE RICCO
(vedi Marco 10, 17-31; Luca 18,
18-30)
16 Un tale si avvicinò a
Gesù e gli domandò:
- Maestro, che
cosa devo fare di buono per avere la vita
eterna?
17 Ma Gesù gli
disse:
- Perché mi fai una domanda su
ciò che è buono? Dio solo è buono. Ma se vuoi entrare nella
vita eterna ubbidisci ai comandamenti.
18 Quello
chiese ancora:
- Quali
comandamenti?
Gesù
rispose:
- Non
uccidere;
Non commettere adulterio;
Non rubare;
Non
dire il falso contro nessuno;
19 Rispetta tuo
padre e tua madre;
Ama il prossimo tuo come te
stesso.
20 Quel giovane
disse:
- Io ho sempre ubbidito a tutti questi
comandamenti: che cosa mi manca ancora?
21 E
Gesù gli rispose:
- Per essere perfetto,
vai a vendere tutto quello che hai, e i soldi che ricavi dalli ai poveri. Allora
avrai un tesoro in cielo. Poi, vieni e seguimi.
22 Ma dopo aver ascoltato queste parole, il
giovane se ne andò via con la faccia triste, perché era molto
ricco.
23 Allora Gesù disse ai suoi
discepoli: «Vi assicuro che difficilmente un ricco entrerà nel regno
di Dio.
24 Anzi, vi assicuro che se è
difficile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, è ancor
più difficile che un ricco possa entrare nel regno di
Dio».
25 I discepoli rimasero molto
meravigliati di quel che avevano sentito e
dissero:
- Ma allora chi potrà mai
salvarsi?
26 Gesù li guardò e
rispose:
- Per gli uomini è una cosa
impossibile, ma per Dio tutto è
possibile.
27 Allora parlò Pietro e
disse:
- E noi? Noi abbiamo abbandonato tutto per
venire con te. Che cosa dobbiamo aspettarci?
28
Gesù rispose:
- Io vi assicuro che nel
nuovo mondo, quando il Figlio dell'uomo sarà sul suo trono glorioso, voi
che mi avete seguito starete su dodici troni per giudicare le dodici
tribù d'Israele.
29 E tutti quelli che,
per causa mia, hanno abbandonato fratelli e sorelle, padre e madre, case o
campi... riceveranno cento volte di più e avranno in eredità la
vita eterna.
30 Molti che ora sono i primi
saranno gli ultimi; e molti che ora sono gli ultimi saranno i
primi.
CAPITOLO 20
PARABOLA DEGLI OPERAI NELLA VIGNA
1 «Così infatti
è il regno di Dio. «Un tale aveva una grande vigna e una mattina,
molto presto, uscì in piazza per prendere a giornata uomini da mandare a
lavorare nella sua vigna.
2 Fissò con
loro la paga normale: una moneta d'argento al giorno e li mandò al
lavoro.
3 «Verso le nove del mattino
tornò in piazza e vide che c'erano altri uomini disoccupati.
4 Gli disse: Andate anche voi nella mia vigna;
vi pagherò quel che è giusto.
5 E
quelli andarono. «Anche verso mezzogiorno e poi verso le tre del pomeriggio
fece la stessa cosa.
6 Verso le cinque di sera
usci ancora una volta e trovò altri uomini.
Disse:
- Perché state qui tutto il giorno
senza far niente?
7 «E quelli
risposero:
- Perché nessuno ci ha preso a
giornata.
«Allora
disse:
- Andate anche voi nella mia
vigna.
8 «Quando fu sera, il padrone della
vigna disse al suo fattore: "Chiama gli uomini e da' loro la paga, cominciando
da quelli che son venuti per ultimi".
9 «Il
fattore chiamò dunque quelli che eran venuti alle cinque di sera e diede
una moneta d'argento a ciascuno.
10 Gli uomini
che avevano cominciato per primi credevano di prendere di più. Invece,
anche a loro fu data una moneta d'argento ciascuno.
11 «Allora cominciarono a brontolare contro
il padrone.
12
Dicevano:
- Questi sono venuti per ultimi, hanno
lavorato soltanto un'ora, e tu li hai pagati come noi che abbiamo faticato tutto
il giorno sotto il sole.
13 «Rispondendo a
uno di loro, il padrone disse:
- Amico, io non ti
ho imbrogliato: l'accordo era che ti avrei pagato una moneta d'argento, o no?
14 Allora prendi la tua paga e sta' zitto. Io
voglio dare a questo, che è venuto per ultimo, quel che ho dato a te.
15 Non posso fare quel che voglio con i miei
soldi? O forse sei invidioso perché io sono generoso con loro?».
16 Poi Gesù disse: «Così,
quelli che sono gli ultimi saranno i primi, e quelli che sono i primi saranno
gli ultimi».
PER LA TERZA VOLTA GESÙ ANNUNZIA LA SUA MORTE E RISURREZIONE
(vedi Marco 10, 32-34; Luca 18,
31-34)
17 Gesù stava camminando verso
Gerusalemme. Lungo la via egli prese da parte i dodici discepoli e disse loro:
18 «Ecco, noi stiamo salendo verso
Gerusalemme. Là il Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani dei capi
dei sacerdoti e dei maestri della legge. Essi lo condanneranno a
morte
19 e poi lo consegneranno ai pagani. I
pagani gli rideranno in faccia, lo prenderanno a frustate e lo inchioderanno su
una croce. Ma il terzo giorno egli risusciterà».
UNA MADRE CHIEDE I PRIMI POSTI PER I FIGLI
(vedi Marco 10, 35-45; Luca 22,
24-27)
20 Allora la moglie di Zebedèo
insieme con i suoi due figli si avvicinò a Gesù e si gettò
ai suoi piedi per chiedergli qualcosa.
21
Gesù le disse:
- Che cosa
vuoi?
E la
donna:
- Promettimi che questi miei figli saranno
uno alla tua destra e uno alla tua sinistra quando tu sarai nel tuo
regno.
22 Gesù
rispose:
- Voi non sapete quel che chiedete!
Siete pronti a bere quel calice di dolore che io sto per
bere?
I due fratelli
risposero:
- Siamo
pronti!
23 E
Gesù:
- Sì, certamente anche voi
berrete il mio calice. Ma non posso decidere io chi sarà seduto alla mia
destra e alla mia sinistra. Quei posti sono per quelli ai quali il Padre mio li
ha preparati.
24 Gli altri dieci discepoli
avevano sentito tutto e si arrabbiarono contro i due fratelli.
25 Ma Gesù li chiamò attorno a
sé e disse:
«Come voi sapete, i capi
dei popoli comandano come duri padroni; le persone potenti fanno sentire con la
forza il peso della loro autorità.
26 Ma
tra voi non deve essere così! Anzi, se uno tra voi vuole essere grande,
si faccia servitore degli altri.
27 Se uno vuole
essere il primo, si faccia servo degli altri.
28
«Perché anche il Figlio dell'uomo è venuto non per farsi
servire, ma per servire e per dare la sua vita come riscatto per la liberazione
degli uomini».
GESÙ GUARISCE DUE CIECHI
(vedi Marco 10, 46-52; Luca 18,
35-43)
29 Mentre uscivano dalla città di
Gèrico una grande folla seguiva Gesù.
30 Sul bordo della strada stavano seduti due
ciechi. Quando sentirono che passava Gesù si misero a gridare:
«Signore, Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
31 La gente li sgridava per farli tacere, ma
quelli gridavano ancora più forte. «Signore, Figlio di Davide, abbi
pietà di noi!».
32 Gesù si
fermò, li fece chiamare e disse:
- Che
cosa volete che io faccia per voi?
33 Quelli
risposero:
- Signore, fa' che i nostri occhi
possano vedere!
34 Gesù ebbe compassione
di loro: toccò i loro occhi e subito i ciechi ricuperarono la vista e
seguirono Gesù.
CAPITOLO
21
GESÙ ENTRA IN GERUSALEMME: ENTUSIASMO DELLA FOLLA
(vedi Marco 11, 1-11; Luca 19,
28-40; Giovanni 12, 12-19)
1 Gesù e i
discepoli stavano avvicinandosi a Gerusalemme. Quando arrivarono al villaggio di
Bètfage, vicino al monte degli Ulivi, Gesù mandò avanti due
discepoli.
2 Disse loro: «Andate nel
villaggio che è qui di fronte a voi, e subito troverete un'asina e il suo
puledro, legati. Slegateli e portateli a me.
3 E
se qualcuno vi domanda qualcosa, dite così: E' il Signore che ne ha
bisogno, ma poi li rimanda indietro
subito».
4 E così si realizzò
quel che Dio aveva detto per mezzo del profeta:
5
Dite a Gerusalemme:
guarda, il tuo re viene a
te.
Egli è umile,
e viene seduto su un
asino
un asinello, puledro
d'asina.
6 I due discepoli partirono e fecero
come Gesù aveva comandato.
7 Portarono
l'asina e il puledro, gli misero addosso i mantelli e Gesù vi
montò sopra.
8 La folla era grandissima.
Alcuni stendevano sulla strada i loro mantelli, altri invece stendevano
ramoscelli tagliati dagli alberi e facevano come un tappeto.
9 La gente che camminava davanti a Gesù e
quella che veniva dietro gridava:
«Osanna!
Gloria al Figlio di Davide!
Benedetto colui che
viene nel nome
del
Signore!
Gloria a Dio nell'alto dei
cieli!».
10 Quando Gesù entrò
in Gerusalemme, tutta la città fu in agitazione. Dicevano: «Ma chi
è costui?».
11 La folla rispondeva:
«E' il profeta!». «E' Gesù, quello che viene da
Nàzaret di Galilea».
Entrata di Gesù in Gerusalemme
GESÙ SCACCIA I MERCANTI DAL TEMPIO
(vedi Marco 11, 15-19; Luca 19,
45-48; Giovanni 2, 13-22)
12 Poi Gesù
entrò nel cortile del tempio. Cacciò via tutti quelli che stavano
là a vendere e a comprare, buttò all'aria i tavoli di quelli che
cambiavano i soldi e rovesciò le sedie dei venditori di colombe.
13 E disse loro: «Nella Bibbia Dio
dice:
La mia casa sarà casa di
preghiera.
«Voi invece ne avete
fatto
un covo di
briganti».
14 Nel tempio si avvicinarono a
Gesù alcuni ciechi e Zoppi, ed egli li guarì.
15 I capi dei sacerdoti e i maestri della legge
videro le cose straordinarie che aveva fatto, sentirono i bambini che gridavano:
«Gloria al Figlio di Davide!» e si arrabbiarono.
16 Dissero a Gesù: - Ma non senti che
cosa dicono?
Gesù
rispose:
- Sì, sento. Ma voi non avete mai
letto nella Bibbia queste parole: Dalla bocca dei fanciulli e dei bambini ti sei
procurata una lode?
17 Poi li lasciò e se
ne andò via; uscì dalla città e passò la notte a
Betània.
Gesù scaccia i mercanti dal tempio
GESÙ E L'ALBERO SENZA FRUTTI. FEDE E PREGHIERA
(vedi Marco 11,
12-14.20-24)
18 Il mattino dopo Gesù
tornò a Gerusalemme. Lungo la via ebbe
fame
19 e poiché aveva visto una pianta di
fichi, si avvicinò per cogliere i frutti; ma non trovò niente,
soltanto foglie. Allora disse all'albero: «Mai più in eterno nascano
frutti da te!». E l'albero immediatamente diventò secco.
20 I discepoli rimasero pieni di
stupore.
Perciò
domandarono:
- Perché l'albero di fico
è seccato immediatamente?
21 Gesù
rispose:
- Io vi assicuro che se avete fede e non
dubitate, anche voi potrete fare ciò che è capitato a questo
albero. Anzi, potrete anche dire a questa montagna: Sollevati e buttati nel
mare! e avverrà così.
22 Tutto
quel che chiederete nella vostra preghiera, se avrete fede, lo
riceverete.
DISCUSSIONE SULL'AUTORITA DI GESÙ
(vedi Marco 11, 27-33; Luca 20,
1-8)
23 Gesù venne di nuovo nel tempio.
Mentre se ne stava là a insegnare, i capi dei sacerdoti e le altre
autorità del popolo si avvicinarono a lui e gli
domandarono:
- Che diritto hai di fare quel che
fai? Chi ti ha dato l'autorità di agire
così?
24 Gesù rispose
loro:
- Voglio farvi anch'io una domanda, una
sola; se mi rispondete, anch'io vi dirò con quale autorità faccio
queste cose.
25 Dunque, Giovanni, chi lo ha
mandato a battezzare? Dio o gli uomini?
Essi
cominciarono a discutere tra loro: «Se diciamo che Giovanni è stato
mandato da Dio, ci chiederà: "Perché allora non avete creduto in
lui?".
26 Se invece diciamo che è stato
mandato dagli uomini, c'è da aver paura della folla, perché tutti
considerano Giovanni come un profeta».
27
Perciò risposero:
- Non lo
sappiamo.
Allora Gesù
dichiarò:
- Ebbene, in questo caso
neanch'io vi dirò con quale autorità faccio queste
cose.
PARABOLA DEI DUE FIGLI
28 Poi Gesù disse loro:
«Vorrei conoscere il vostro parere. C'era un uomo che aveva due figli.
Chiamò il primo e gli disse: Figlio mio, oggi va' a lavorare nella vigna.
29 Ma quello rispose: "No, non ne ho voglia"; ma
poi cambiò idea e ci andò.
30
Chiamò anche il secondo figlio e gli disse la stessa cosa. Quello
rispose: "Sì, padre", ma poi non ci andò.
31 Ora, ditemi il vostro parere: chi dei due ha
fatto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
Allora Gesù disse: «Ebbene, vi assicuro che ladri e prostitute vi
passano avanti ed entrano nel regno di Dio.
32
Perché Giovanni il Battezzatore è venuto ad indicarvi la strada
giusta, ma voi non gli avete creduto; i ladri e le prostitute, invece, gli hanno
creduto. E anche dopo aver visto queste cose, voi non avete cambiato idea: avete
continuato a non credergli».
PARABOLA DELLA VIGNA E DEI CONTADINI OMICIDI
(vedi Marco 12, 1-12; Luca 20,
9-19)
33 «Ascoltate un'altra parabola: C'era
un proprietario che piantò una vigna, la circondò con una siepe,
scavò una buca per il torchio dell'uva e costruì una torretta di
guardia; poi affittò la vigna ad alcuni contadini e andò lontano.
34 «Quando fu vicino il tempo della
vendemmia, mandò dai contadini i suoi servi per ritirare il suo raccolto.
35 Ma quei contadini presero i suoi servi e, uno
lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo colpirono con le pietre.
36 Il padrone mandò di nuovo altri servi
più numerosi dei primi, ma quei contadini li trattarono allo stesso modo.
37 «Alla fine mandò suo figlio,
pensando: Avranno rispetto di mio figlio.
38
«Ma i contadini, vedendo il figlio, dissero tra loro: "Ecco, costui
sarà un giorno il padrone della vigna. Coraggio, uccidiamolo e
l'eredità l'avremo noi!".
39 Così
lo presero, lo gettarono fuori della vigna e lo
uccisero».
40 A questo punto Gesù
domandò:
- Quando verrà il padrone
della vigna, che cosa farà a quei
contadini?
41 Risposero i
presenti:
- Ucciderà senza pietà
quegli uomini malvagi e darà in affitto la vigna ad altri contadini che,
alla stagione giusta, gli consegneranno i
frutti.
42 Disse
Gesù:
- Non avete mai letto quel che dice
la Bibbia?
La pietra che i costruttori hanno
rifiutato
è diventata la pietra
più importante.
Questo è opera del
Signore
ed è una meraviglia per i nostri
occhi.
43 Per questo vi assicuro che il regno di
Dio sarà tolto a voi e sarà dato a gente che farà crescere
i suoi frutti.
44-45 I capi dei sacerdoti e i
farisei che ascoltavano queste parabole capivano che Gesù le raccontava
per loro.
46 Cercavano quindi un modo per
arrestarlo, ma avevano paura della folla perché tutti lo consideravano un
profeta.
CAPITOLO
22
PARABOLA DEL BANCHETTO DI NOZZE
(vedi Luca 14,
15-24)
1 Gesù ricominciò a parlare
servendosi di parabole. Disse a quelli che lo
ascoltavano:
2 «Il regno di Dio è
così. Un re preparò un grande banchetto per le nozze di suo
figlio.
3 Egli mandò i suoi servi a
chiamare gli invitati, ma quelli non volevano venire.
4 Allora mandò altri servi con
quest'ordine: Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo, i miei tori
e gli animali ingrassati sono stati ammazzati e tutto è pronto. Venite
alla festa!
5 Ma gli invitati non si lasciarono
convincere e andarono a curare i loro affari: alcuni nei campi, altri ai loro
commerci.
6 Altri, ancora, presero i servi del
re, li maltrattarono e li uccisero.
7
«Allora il re si sdegnò: mandò il suo esercito, fece morire
quegli assassini e incendiò la loro città.
8 Poi disse ai suoi servi: Il banchetto è
pronto ma gli invitati non erano degni di venire.
9 Perciò, andate per le strade e invitate
al banchetto tutti quelli che trovate.
10
«I servi uscirono nelle strade e radunarono tutti quelli che trovarono,
buoni e cattivi: così la sala del banchetto fu piena.
11 Quando il re andò nella sala per
vedere gli invitati, vide un tale che non era vestito con l'abito di nozze.
12 Gli disse: "Amico, come mai sei entrato qui
senza avere l'abito di nozze?". Quello non rispose nulla.
13 Allora il re ordinò ai servitori:
"Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori, nelle tenebre. Là
piangerà come un disperato"».
14 Poi
Gesù aggiunse: «Perché molti sono chiamati al regno di Dio,
ma pochi vi sono ammessi».
LE TASSE DA PAGARE ALL'IMPERATORE ROMANO
(vedi Marco 12, 13-17; Luca 20, 20-26)
15 I farisei fecero una
riunione per trovare il modo di mettere in difficoltà Gesù con
qualche domanda.
16 Poi gli mandarono alcuni dei
loro discepoli, insieme con altri del partito di Erode. Gli
chiesero:
- Maestro, sappiamo che tu sei sempre
sincero, insegni veramente la volontà di Dio e non ti preoccupi di quello
che pensa la gente perché non guardi in faccia a nessuno.
17 Perciò veniamo a chiedere il tuo
parere: la nostra legge permette o non permette di pagare le tasse
all'imperatore romano?
18 Ma Gesù sapeva
che avevano intenzioni cattive e disse:
-
Ipocriti! Perché cercate di imbrogliarmi?
19 Fatemi vedere una moneta di quelle che
servono a pagare le tasse. Gli portarono una moneta d'argento,
20 e Gesù
domandò:
- Questo volto e questo nome
scritto di chi sono?
21 Gli
risposero:
-
Dell'imperatore
Allora Gesù
disse:
- Dunque, date all'imperatore quel che
è dell'imperatore, ma quello che è di Dio datelo a
Dio!
22 A queste parole rimasero pieni di
stupore; lo lasciarono stare e se ne andarono via.
DISCUSSIONE A PROPOSITO DELLA RISURREZIONE
(vedi Marco 12, 18-27; Luca 20,
27-40)
23 In quel giorno si avvicinarono a
Gesù alcuni del gruppo dei sadducei: secondo loro, nessuno può
risorgere dopo la morte.
24 Gli
domandarono:
- Maestro, Mosè ha stabilito
questa legge:
Se uno muore senza figli, suo
fratello deve sposare la vedova e cercare di avere dei figli per quello che
è morto.
25 Ebbene, tra noi una volta
c'erano sette fratelli. Il primo si sposò e poi morì senza figli e
lasciò la moglie a suo fratello.
26 La
stessa cosa capitò al secondo, al terzo e così via fino al
settimo.
27 Infine, dopo tutti i fratelli,
morì anche la donna.
28 Ora, nel giorno
della risurrezione dei morti, di chi sarà moglie quella donna?
Perché tutti e sette l'hanno sposata.
29
Gesù rispose:
- Voi sbagliate. Non
conoscete la Bibbia e non sapete che cosa sia la potenza di Dio.
30 Dopo la risurrezione, gli uomini e le donne
non si sposeranno più, ma saranno come gli angeli del
cielo.
31 A proposito di risurrezione dei morti,
non avete mai letto nella Bibbia ciò che Dio ha detto per voi? C'è
scritto:
32 Io sono il Dio di Abramo, il Dio di
Isacco, il Dio di Giacobbe. Perciò è il Dio dei vivi, non dei
morti!
33 E la gente che ascoltava era molto
meravigliata per questo suo insegnamento.
IL COMANDAMENTO PIU' IMPORTANTE
(vedi Marco 12, 28-34; Luca 10,
25-28)
34 Quando i farisei vennero a sapere che
Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei si radunarono attorno a lui.
35 Poi uno di loro, che era maestro della legge,
volle fargli una domanda per metterlo alla prova. Gli domandò:
36 - Maestro, qual è il più grande
comandamento della legge?
37 Gesù gli
rispose:
- Ama il Signore, tuo Dio, con tutto il
tuo cuore,
con tutta la tua
anima
e con tutta la tua
mente.
38 Questo è il comandamento
più grande
e più
importante.
39 Il secondo è ugualmente
importante:
Ama il tuo
prossimo
come te
stesso.
40 Tutta la legge di Mosè e tutto
l'insegnamento dei profeti dipendono da questi due
comandamenti.
IL MESSIA E IL RE DAVIDE
(vedi Marco 12, 35-37; Luca 20,
41-44)
41 Una volta molti farisei si erano
riuniti e Gesù fece loro questa
domanda:
42 Ditemi il vostro parere sul Messia.
Di chi sarà discendente?
Quelli
risposero:
-Sarà un discendente del re
Davide.
43 E Gesù
continuò:
- In questo caso come si spiega
che Davide stesso, guidato dallo Spirito di Dio, dice in un salmo che il Messia
è il suo Signore? Egli ha scritto:
44 Il
Signore ha detto al mio Signore:
Siedi alla mia
destra
finché io metterò i tuoi
nemici
come sgabello sotto i tuoi
piedi.
45 Dunque, se Davide lo chiama Signore,
può il Messia essere un discendente di
Davide?
46 Nessuno era capace di rispondere, di
dire anche solo una parola. E a partire da quel giorno nessuno aveva più
il coraggio di fare domande a Gesù.
DISCORSO CONTRO GLI IPOCRITI
CAPITOLO 23
GESÙ RIMPROVERA I FARISEI E I MAESTRI DELLA LEGGE
(Vedi Marco 12, 38-40; Luca 11,
43.46; 20, 45-46)
1 Gesù cominciò a
parlare alla folla e ai suoi discepoli. Diceva:
2 «I maestri della legge e i farisei hanno
l'incarico di spiegare la legge di Mosè.
3 Fate quel che dicono, ubbidite ai loro
insegnamenti, ma non imitate il loro modo di agire: perché essi
insegnano, ma poi non mettono in pratica quel che insegnano.
4 Preparano pesi impossibili da portare e poi li
mettono sulle spalle degli altri: ma da parte loro non vogliono muoverli neppure
con un dito.
5 «Tutto quel che fanno
è per farsi vedere dalla gente. Sulla fronte portano le parole della
legge in astucci più grandi del solito; le frange dei loro mantelli sono
più lunghe di quelle degli altri.
6
Desiderano avere i posti d'onore nelle sinagoghe, i primi posti nei banchetti,
7 essere salutati in piazza e essere chiamati
"maestro".
8 «Voi però non dovete
fare così. Non fatevi chiamare "maestro", perché voi siete tutti
fratelli e uno solo è il vostro Maestro.
9 «E non chiamate "padre" nessuno di voi
sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello che
è in cielo.
10 E non fatevi chiamare
"capo", perché uno solo è il vostro Capo, il Messia.
11 «In mezzo a voi, il più grande
deve essere il servitore degli altri.
12 Chi
vorrà farsi grande, Dio lo abbasserà; chi resterà umile,
Dio lo innalzerà.
GESÙ ACCUSA I FARISEI E I MAESTRI DELLA LEGGE
(vedi Luca 11, 39-42.44.47-52;
20, 47)
1314 «Guai a voi ipocriti, maestri
della legge e farisei! Voi chiudete agli uomini la porta del regno di Dio: non
entrate voi e non lasciate entrare quelli che vorrebbero entrare.
15 «Guai a voi, ipocriti, maestri della
legge e farisei! Voi fate lunghi viaggi per terra e per mare, pur di riuscire a
convertire anche solo un uomo: ma poi, quando l'avete conquistato, lo fate
diventare degno dell'inferno, peggio di voi.
16
«Guai a voi, guide cieche! Voi dite: se uno giura per il tempio, il
giuramento non vale niente; se invece giura per il tesoro del tempio, allora
è obbligato.
17 Ignoranti e ciechi! Che
cosa è più importante: il tesoro o il tempio che rende sacro il
tesoro?
18 «Voi dite anche: se uno giura
per l'altare, il giuramento non vale niente; se invece giura per l'offerta che
si trova sopra l'altare, allora è obbligato.
19 Ciechi! Che cosa è più
importante: l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta?
20 Chi giura per l'altare, giura anche per tutto
ciò che vi sta sopra.
21 Chi giura per il
tempio, giura anche per Dio che vi abita.
22 Chi
giura per il cielo, giura anche per l'autorità di Dio che è in
cielo.
23 «Guai a voi, ipocriti, maestri
della legge e farisei! Voi date in offerta al tempio la decima parte anche di
piante aromatiche come la menta, l'aneto e il cumino; ma poi trascurate i punti
più importanti della legge di Dio: la giustizia, la misericordia e la
fedeltà. Queste sono le cose da fare, anche senza trascurare le altre.
24 Siete guide cieche! Voi filtrate le bevande
per non mangiare un moscerino e poi ingoiate un cammello.
25 «Guai a voi, ipocriti, maestri della
legge e farisei! Vi preoccupate di pulire la parte esterna dei vostri piatti e
dei vostri bicchieri, ma intanto li riempite dei vostri furti e dei vostri vizi.
26 Fariseo cieco! Purifica prima quel che
c'è dentro il bicchiere, e poi anche l'esterno sarà puro.
27 «Guai a voi, ipocriti, maestri della
legge e farisei! Voi siete come tombe imbiancate all'esterno sembrano
bellissime, ma dentro sono piene di ossa di morti e di marciume.
28 Anche voi, esternamente, sembrate buoni agli
occhi della gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di male.
29 «Guai a voi, ipocriti, maestri della
legge e farisei! Voi costruite belle tombe per i profeti, decorate i sepolcri
degli uomini giusti.
30 Voi dite: "Se noi
fossimo vissuti ai tempi dei nostri padri, non avremmo fatto come loro, che
hanno ucciso i profeti".
31 Intanto voi
dichiarate, contro voi stessi, di essere discendenti di quelli che uccisero i
profeti.
32 Continuate! State portando a termine
quel che i vostri padri hanno cominciato!
33
«Serpenti, razza di vipere! Come potrete evitare i castighi dell'inferno?
34 Perciò, ascoltate: io manderò
in mezzo a voi profeti, uomini sapienti e veri maestri della legge di Dio. E
voi, alcuni li ucciderete, altri li metterete in croce, altri li frusterete
nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete in tutte le città.
35 Così ricadrà su di voi il
sangue di tutti i delitti compiuti contro persone innocenti dall'uccisione di
Abele il giusto fino all'uccisione di Zaccaria, figlio di Barachia, che voi
avete assassinato tra il santuario e l'altare.
36 E vi assicuro che tutto ciò
avverrà durante questa generazione.
LAMENTO DI GESÙ SU GERUSALEMME
(vedi Luca 13,
34-35)
37 «Gerusalemme! Gerusalemme! Tu che
metti a morte i profeti e uccidi a colpi di pietra quelli che Dio ti manda!
Quante volte ho voluto riunire i tuoi abitanti attorno a me, come una gallina
raccoglie i suoi pulcini sotto le ali! Ma voi non avete voluto.
38 Ebbene la vostra casa sarà
abbandonata.
39 Perché io vi dico che da
questo momento non mi vedrete più fino al giorno in cui direte: Benedetto
colui che viene nel nome del Signore».
DISCORSO SUGLI ULTIMI TEMPI
CAPITOLO
24
GESÙ ANNUNZIA CHE IL TEMPIO SARÀ DISTRUTTO
(vedi Marco 13, 1-2; Luca 21,
5-6)
1 Gesù era uscito dal tempio e
andava via. Si avvicinarono a lui i suoi discepoli e gli fecero osservare le
costruzioni del tempio.
2 Ma Gesù disse
loro: «Vedete tutto questo? Vi assicuro che non rimarrà una sola
pietra sull'altra. Tutto sarà distrutto».
GESÙ ANNUNZIA DOLORI E PERSECUZIONI
(vedi Marco 13, 3-13; Luca 21,
7-19)
3 Quando giunsero al monte degli Ulivi,
Gesù si sedette e i suoi discepoli si avvicinarono a lui in disparte e
gli chiesero: «Puoi dirci quando avverranno queste cose? E quale
sarà il segno del tuo ritorno alla fine di questo mondo?».
4 Gesù rispose: «Fate attenzione e
non lasciatevi ingannare da nessuno!
5
Perché molti verranno e cercheranno di ingannare molta gente. Si
presenteranno con il mio nome e diranno: "Sono io il Messia!".
6 Quando sentirete parlare di guerre, vicine o
lontane, non abbiate paura: bisogna che ciò avvenga, ma non sarà
ancora la fine.
7 I popoli combatteranno l'uno
contro l'altro, un regno contro un altro regno. Ci saranno carestie e terremoti
in molte regioni.
8 Ma tutto questo sarà
come quando cominciano i dolori del parto.
9
«Voi sarete arrestati, torturati e uccisi. Sarete odiati da tutti per causa
mia,
10 Allora molti abbandoneranno la fede, si
odieranno e si tradiranno l'un l'altro.
11
Verranno molti falsi profeti e inganneranno molta gente.
12 Il male sarà tanto diffuso che l'amore
di molti si raffredderà.
13 Ma Dio
salverà chi resisterà sino alla fine.
14 «Intanto il messaggio del regno di Dio
sarà annunziato in tutto il mondo; tutti i popoli dovranno sentirlo. E
allora verrà la fine.
GESÙ ANNUNZIA GRANDI TRIBOLAZIONI
(vedi Marco 13, 14-23; Luca 21,
20-24)
15 «Un giorno vedrete nel luogo santo
colui che commette l'orribile sacrilegio. Il profeta Daniele ne ha parlato. Chi
legge, cerchi di capire.
16 «Allora, quelli
che saranno nella regione della Giudea fuggano sui monti;
17 chi si trova sulla terrazza non scenda a
prendere quel che ha in casa;
18 chi si
troverà nei campi non torni indietro a prendere il mantello.
19 «Saranno giorni tristi per le donne
incinte e per quelle che allattano!
20 Pregate
di non dover fuggire d'inverno o in giorno di sabato.
21 Perché in quei giorni ci sarà
una grande tribolazione, la più grande che ci sia mai stata fino ad oggi,
e non ce ne sarà più una uguale.
22 E se Dio non accorciasse il numero di quei
giorni, nessuno si salverebbe. Ma Dio li accorcerà, a causa di quegli
uomini che si è scelto.
23 «Allora,
se qualcuno vi dirà: "Ecco, il Messia è qui!" oppure: "E'
là", voi non fidatevi.
24 Perché
verranno falsi profeti e falsi messia, i quali faranno segni miracolosi per
cercare di ingannare, se fosse possibile, anche quelli che Dio si è
scelto.
25 Io vi ho
avvisati.
GESÙ ANNUNZIA IL RITORNO DEL FIGLIO DELL'UOMO
(vedi Marco 13, 24-27; Luca 17,
20-24; 21, 25-28)
26 «Perciò, se vi
diranno: "Il Messia è nel deserto", voi non andateci. Se vi diranno: "Il
Messia è nascosto qui", voi non fidatevi.
27 Perché, come il lampo improvvisamente
guizza da una parte all'altra del cielo, così verrà il Figlio
dell'uomo.
28 Dove sarà il cadavere,
là si raduneranno gli avvoltoi.
29 E
subito dopo le tribolazioni di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna
perderà il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo, e le forze del
cielo saranno sconvolte.
30 «Allora si
vedrà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; allora tutti i popoli
della terra piangeranno, e gli uomini vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle
nubi del cielo con grande potenza e splendore.
31 «Al suono della grande tromba egli
manderà i suoi angeli in ogni direzione. Da un confine all'altro del
cielo essi raduneranno tutti gli uomini che si è
scelti.
PARABOLA DEL FICO
(vedi Marco 13, 28-31; Luca 21,
29-33)
32 «Dall'albero del fico, imparate
questa parabola: quando i suoi rami diventano teneri e spuntano le prime foglie,
voi capite che l'estate è vicina.
33 Allo
stesso modo, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è
vicino, è alle porte.
34 «Io vi
assicuro che non passerà questa generazione prima che queste cose siano
accadute.
35 «Il cielo e la terra
passeranno, ma non le mie parole.
GESÙ INVITA AD ESSERE VIGILANTI
(vedi Marco 13,
32-37)
36 «Ma nessuno sa quando verranno
quel giorno e quell'ora; non lo sanno gli angeli e neppure il Figlio: solo Dio
Padre lo sa.
37 «Come è accaduto ai
tempi di Noè, così accadrà anche quando verrà il
Figlio dell'uomo.
38 A quei tempi, prima del
diluvio, la gente continuò a mangiare, a bere e a sposarsi fino al giorno
nel quale Noè entrò nell'arca.
39
Nessuno si rese conto di nulla, fino al momento in cui venne il diluvio e li
portò via tutti. «Così accadrà anche quando
verrà il Figlio dell'uomo.
40 Allora, se
due uomini saranno in un campo, uno sarà portato via e uno sarà
lasciato lì.
41 Se due donne macineranno
grano al mulino, una sarà presa e una sarà lasciata lì.
42 State dunque svegli, perché non sapete
quando tornerà il vostro Signore.
43
«Cercate di capire: se il capofamiglia sapesse a che ora della notte viene
il ladro starebbe sveglio e non si lascerebbe scassinare la casa.
44 Anche voi tenetevi pronti, perché il
Figlio dell'uomo verrà quando voi non ve lo
aspettate.
PARABOLA DEL SERVO FEDELE E INFEDELE
(vedi Luca 12,
41-48)
45 «Chi è dunque il servo
fedele e saggio? Quello che il padrone ha messo a capo degli altri servi per
distribuire loro il cibo al momento giusto.
46
Se il padrone, quando ritorna, lo trova occupato a fare così, beato quel
servo!
47 Vi assicuro che il padrone gli
affiderà l'amministrazione di tutti i suoi beni.
48 «Se invece quel servo cattivo pensa che
il padrone torna tardi
49 e comincia a trattar
male i suoi compagni e per di più si metterà a far baldoria con
gli ubriaconi,
50 allora il padrone
tornerà, in un momento che lui non sa, quando meno se l'aspetta,
51 lo separerà dagli altri e lo
metterà tra i malvagi. E là piangerà come un
disperato.
CAPITOLO
25
PARABOLA DELLE DIECI RAGAZZE
(vedi Luca 12,
41-48)
1 «Così sarà il regno
di Dio. «C'erano dieci ragazze che avevano preso le loro lampade a olio ed
erano andate incontro allo sposo.
2 Cinque erano
sciocche e cinque erano sagge.
3 Le cinque
sciocche presero le lampade ma non portarono una riserva di olio;
4 le altre cinque, invece, portarono anche un
vasetto di olio.
5 Poi, siccome lo sposo faceva
tardi, tutte furono prese dal sonno e si addormentarono.
6 «A mezzanotte si sente un grido: "Ecco lo
sposo! Andategli incontro!".
7 Subito le dieci
ragazze si svegliarono e si misero a preparare le lampade.
8 Le cinque sciocche dissero alle sagge: -
Dateci un po' del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono.
9 «Ma le altre cinque
risposero:
- No, perché non basterebbe
più né a voi né a noi. Piuttosto, andate a comprarvelo al
negozio.
10 «Le cinque sciocche andarono a
comprare l'olio, ma proprio mentre erano lontane arrivò lo sposo: quelle
che erano pronte entrarono con lui nella sala del banchetto e la porta fu chiusa
a chiave.
11 «Più tardi arrivarono
anche le altre cinque e si misero a gridare:
-
Signore, signore, aprici!
12 «Ma egli
rispose:
- Non so proprio chi
siete.
13 «State svegli, dunque,
perché non sapete né il giorno né
l'ora.
PARABOLA DELLE MONETE D'ORO
(vedi Luca 19,
11-27)
14 «Così sarà il regno
di Dio «Un uomo doveva fare un lungo viaggio: chiamò dunque i suoi
servi e affidò loro i suoi soldi.
15 A
uno consegnò cinquecento monete d'oro, a un altro duecento e a un altro
cento: a ciascuno secondo le sue capacità. Poi partì.
16 Il servo che aveva ricevuto cinquecento
monete andò subito a investire i soldi in un affare, e alla fine
guadagnò altre cinquecento monete.
17
Quello che ne aveva ricevute duecento fece lo stesso, e alla fine ne
guadagnò altre duecento.
18 Quello invece
che ne aveva ricevute soltanto cento scavò una buca in terra e vi nascose
i soldi del suo padrone.
19 «Dopo molto
tempo il padrone tornò a casa e cominciò a fare i conti con i suoi
servi.
20 «Venne il primo, quello che aveva
ricevuto cinquecento monete d'oro, portò anche le altre cinquecento e
disse:
- Signore, tu mi avevi consegnato
cinquecento monete. Guarda: ne ho guadagnate altre
cinquecento.
21 «E il padrone gli
disse:
- Bene, sei un servo bravo e fedele! Sei
stato fedele in cose da poco, ti affiderò cose più importanti.
Vieni a partecipare alla gioia del tuo
signore.
22 «Poi venne quello che aveva
ricevuto duecento monete e disse:
- Signore, tu
mi avevi consegnato duecento monete d'oro. Guarda: ne ho guadagnate altre
duecento.
23 «E il padrone gli
disse:
- Bene, sei un servo bravo e fedele! Sei
stato fedele in cose da poco, ti affiderò cose più importanti.
Vieni a partecipare alla gioia del tuo
signore!
24 «Infine venne quel servo che
aveva ricevuto solamente cento monete d'oro e
disse:
- Signore, io sapevo che sei un uomo duro,
che raccoglie anche dove non hai seminato e che fai vendemmia anche dove non hai
coltivato.
25 Ho avuto paura, e allora sono
andato a nascondere i tuoi soldi sotto terra. Ecco, te li
restituisco.
26 «Ma il padrone gli
rispose:
- Servo cattivo e fannullone! Dunque
sapevi che io raccolgo dove non ho seminato e faccio vendemmia dove non ho
coltivato.
27 Perciò dovevi almeno
mettere in banca i miei soldi e io, al ritorno, li avrei avuti indietro con
l'interesse.
28 «Via, toglietegli le cento
monete e datele a quello che ne ha mille.
29
Perché, come dice il proverbio, chi ha molto riceverà ancora di
più e sarà nell'abbondanza; chi ha poco, gli porteranno via anche
quel poco che ha.
30 E questo servo inutile
gettatelo fuori, nelle tenebre: là piangerà come un
disperato.
IL GIORNO DEL GIUDIZIO
31 «Quando il Figlio
dell'uomo verrà nel suo splendore, insieme con gli angeli, si
siederà sul suo trono glorioso.
32 Tutti
i popoli della terra saranno riuniti di fronte a lui ed egli li separerà
in due gruppi, come fa il pastore quando separa le pecore dalle capre:
33 metterà i giusti da una parte e i
malvagi dall'altra.
34 «Allora il re
dirà ai giusti:
- Venite, voi che siete i
benedetti dal Padre mio; entrate nel regno che è stato preparato per voi
fin dalla creazione del mondo.
35 Perché,
io ho avuto fame e voi mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato
da bere; ero forestiero e mi avete ospitato nella vostra casa;
36 ero nudo e mi avete dato i vestiti; ero
malato e siete venuti a curarmi; ero in prigione e siete venuti a
trovarmi.
37 «E i giusti
diranno:
- Signore, ma quando ti abbiamo visto
affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere?
38 Quando ti abbiamo incontrato forestiero e ti
abbiamo ospitato nella nostra casa, o nudo e ti abbiamo dato i vestiti?
39 Quando ti abbiamo visto malato o in prigione
e siamo venuti a trovarti?
40 «Il re
risponderà:
- In verità, vi dico
che tutte le volte che avete fatto ciò a uno dei più piccoli di
questi miei fratelli, lo avete fatto a me!
41
«Poi dirà ai malvagi:
- Andate via da
me, maledetti, nel fuoco eterno che Dio ha preparato per il diavolo e per i suoi
simili!
42 Perché, io ho avuto fame e voi
non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere;
43 ero forestiero e non mi avete ospitato nella
vostra casa; ero nudo e non mi avete dato i vestiti; ero malato e in prigione e
voi non siete venuti da me.
44 «E anche
quelli diranno:
- Quando ti abbiamo visto
affamato, assetato, forestiero, nudo, malato o in prigione e non ti abbiamo
aiutato?
45 «Allora il re
risponderà:
- In verità, vi dico
che tutto quel che non avete fatto a uno di questi piccoli, non l'avete fatto a
me.
46 «E andranno nella punizione eterna
mentre i giusti andranno nella vita eterna».
CAPITOLO 26
I CAPI DEGLI EBREI VOGLIONO UCCIDERE GESÙ
(vedi Marco 14, 1-2; Luca 22,
1-2; Giovanni 11, 45-53)
1 Quando Gesù
ebbe finito questi insegnamenti disse ai suoi discepoli:
2 «Voi sapete che tra due giorni è
la festa di Pasqua, e il Figlio dell'uomo sta per essere arrestato e poi lo
inchioderanno su una croce».
3 Allora i capi
dei sacerdoti e le autorità del popolo fecero una riunione in casa di
Caifa, il sommo sacerdote.
4 Insieme, decisero
di arrestare Gesù con un inganno e di ucciderlo.
5 Ma dicevano: «Non possiamo arrestarlo in
un giorno di festa, perché altrimenti c'è pericolo di una rivolta
popolare».
UNA DONNA VERSA PROFUMO SU GESÙ
(vedi Marco 14, 3-9; Giovanni
12, 1-8)
6 Gesù si trovava a
Betània, in casa di Simone, quello che era stato lebbroso.
7 Mentre erano a tavola, si avvicinò una
donna con un vasetto di alabastro, pieno di profumo molto prezioso, e
versò il profumo sulla testa di
Gesù.
8 Vedendo ciò, i discepoli
scandalizzati mormoravano e dicevano:
-
Perché tutto questo spreco?
9 Si poteva
benissimo vendere il profumo a caro prezzo e poi dare i soldi ai
poveri.
10 Gesù se ne accorse e disse ai
discepoli:
- Perché tormentate questa
donna? Ha fatto un'opera buona verso di me.
11 I
poveri infatti li avete sempre con voi; ma non sempre avrete me.
12 Versando sulla mia testa il suo profumo,
questa donna mi ha preparato per la sepoltura.
13 Io vi assicuro che in tutto il mondo,
dovunque sarà predicato questo messaggio del vangelo, ci si
ricorderà di questa donna e di quel che ha
fatto.
GIUDA TRADISCE GESÙ
(vedi Marco 14, 10-11; Luca 22,
3-6)
14 Allora uno dei dodici discepoli, chiamato
Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse:
15 «Che cosa mi date se io vi faccio
arrestare Gesù?». Stabilirono trenta monete d'argento e gliele
consegnarono.
16 Da quel momento Giuda si mise a
cercare un'occasione per fare arrestare Gesù.
I DISCEPOLI PREPARANO LA CENA PASQUALE
(vedi Marco 14, 12-16; Luca 22,
7-13)
17 Il primo giorno della festa dei Pani non
lievitati, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli
dissero:
- Dove vuoi che ti prepariamo la cena di
Pasqua?
18 Egli
rispose:
- Andate in città da un tale, e
ditegli: Il Maestro ti manda a dire che il suo momento ormai è arrivato e
che viene in casa tua con i suoi discepoli a mangiare la cena di Pasqua.
19 I discepoli fecero come aveva comandato
Gesù e prepararono la cena pasquale.
GESÙ INDICA IL TRADITORE
(vedi Marco 14, 17-21; Luca 22,
21-23; Giovanni 13, 21-30)
20 Quando fu sera,
Gesù si mise a tavola insieme con i dodici discepoli.
21 Mentre stavano mangiando
disse:
- Io vi assicuro che uno di voi mi
tradirà.
22 Essi diventarono molto tristi
e, a uno a uno, cominciarono a domandargli:
-
Signore, sono forse io?
23 Gesù
rispose:
- Quello che ha messo con me la mano nel
piatto, è lui che mi tradirà.
24
Il Figlio dell'uomo sta per morire, così come è scritto nella
Bibbia. Ma guai a colui per mezzo del quale il Figlio dell'uomo è
tradito. Per lui sarebbe stato meglio di non essere mai
nato!
25 Allora Giuda, il traditore,
domandò:
- Maestro, sono forse
io?
Gesù gli
rispose:
- Tu l'hai
detto.
LA CENA DEL SIGNORE
(vedi Marco 14, 22-26; Luca 22,
15-20; 1 Cor 11, 23-25)
26 Mentre stavano
mangiando, Gesù prese il pane, fece la preghiera di benedizione, poi
spezzò il pane, lo diede ai discepoli e disse: «Prendete e mangiate;
questo è il mio corpo».
27 Poi prese
la coppa del vino, fece la preghiera di ringraziamento, la diede ai discepoli e
disse: «Bevetene tutti,
28 perché
questo è il mio sangue, offerto per tutti gli uomini, per il perdono dei
peccati. Con questo sangue Dio conferma la sua alleanza.
29 Vi assicuro che d'ora in poi non berrò
più vino fino al giorno in cui berrò con voi il vino nuovo nel
regno di Dio, mio Padre».
30 Cantarono i
salmi della festa, poi andarono verso il monte degli
Ulivi.
La cena
L'ultima cena
GESÙ SARÀ ABBANDONATO DA TUTTI
(vedi Marco 14, 27-31; Luca 22,
31-34; Giovanni 13, 36-38)
31 Allora Gesù
disse ai discepoli: «Questa notte tutti voi perderete ogni fiducia in me.
Perché nella Bibbia c'è
scritto:
Ucciderò il
pastore
e le pecore del gregge saranno disperse.
32 Ma quando sarò risuscitato vi
aspetterò in Galilea».
33 Allora
Pietro cominciò a dire:
- Anche se tutti
gli altri perderanno ogni fiducia in te, io non la perderò
mai.
34 Gesù
replicò:
- Io invece ti assicuro che
questa notte, prima che il gallo canti, tre volte tu avrai detto che non mi
conosci.
35 Ma Pietro
rispose:
- Non dirò mai che non ti
conosco, anche se dovessi morire con te! E così dissero anche tutti gli
altri discepoli.
GESÙ PREGA NEL GETSEMANI
(vedi Marco 14, 32-42; Luca 22,
39-46)
36 Intanto Gesù arrivò con i
discepoli in un luogo detto Getsèmani. Egli disse: «Restate qui
mentre io vado là a pregare».
37 Si
fece accompagnare da Pietro e dai due figli di Zebedèo. Poi
incominciò a essere triste e angosciato.
38 Allora disse ai tre discepoli: «Una
tristezza mortale mi opprime. Fermatevi qui e restate svegli con
me».
39 Andò un po' avanti, si
gettò con la faccia a terra e si mise a pregare. Diceva: «Padre mio,
se è possibile, allontana da me questo calice di dolore! Però non
si faccia come voglio io, ma come vuoi
tu».
40 Poi tornò indietro verso i
discepoli, ma trovò che dormivano. Allora disse a Pietro:
«Così non avete potuto vegliare con me nemmeno un'ora?
41 State svegli e pregate per resistere nel
momento della prova; perché la volontà è pronta ma la
debolezza è grande».
42 Per la
seconda volta andò a pregare e disse: «Padre mio, se proprio devo
bere di questo calice di dolore, sia fatta la tua
volontà».
43 Poi ritornò dai
discepoli e li trovò ancora che dormivano: non riuscivano a tenere gli
occhi aperti.
44 Per la terza volta Gesù
si allontanò e andò a pregare ripetendo le stesse parole.
45 Poi tornò verso i discepoli e disse:
«Ma come, voi ancora dormite e riposate? Ecco, il momento è ormai
vicino. Il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani dei suoi
nemici.
46 Alzatevi, andiamo! Sta arrivando
quello che mi tradisce».
Gesù nel giardino degli olivi
Il tradimento di Giuda
GESÙ E' ARRESTATO
(vedi Marco 14, 43-50; Luca 22,
47-53; Giovanni 18, 3-12)
47 Mentre Gesù
ancora parlava con i discepoli arrivò Giuda, uno dei dodici, accompagnato
da molti uomini armati di spade e di bastoni. Erano stati mandati dai capi dei
sacerdoti e dalle altre autorità del popolo.
48 Il traditore s'era messo d'accordo con loro.
Aveva stabilito un segno e aveva detto: «Quello che bacerò, è
lui. Prendetelo».
49 Intanto Giuda si
avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Maestro!». Poi lo
baciò.
50 Ma Gesù gli disse:
«Amico, si faccia quello che sei venuto a fare». Quelli che erano
venuti insieme a Giuda si fecero avanti, presero Gesù e lo arrestarono.
51 Allora uno di quelli che erano con
Gesù tirò fuori una spada e colpì il servo del sommo
sacerdote, staccandogli un orecchio.
52 Ma
Gesù gli disse: «Rimetti la spada al suo posto! Perché tutti
quelli che usano la spada moriranno colpiti dalla spada.
53 Che cosa credi? Non sai che io potrei
chiedere aiuto al Padre mio e subito mi manderebbe più di dodici migliaia
di angeli?
54 Ma in questo caso non si
compirebbero le parole della Bibbia. Essa dice che deve accadere
così».
55 Poi Gesù disse alla
folla: «Siete venuti a prendermi con spade e bastoni, come se fossi un
delinquente! Tutti i giorni stavo seduto nel tempio a insegnare, e non mi avete
mai arrestato.
56 Ebbene, tutto questo è
avvenuto perché si compia quel che hanno detto i profeti nella
Bibbia». Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e
fuggirono.
Il bacio di Giuda
GESÙ DAVANTI AL TRIBUNALE EBRAICO
(vedi Marco 14, 53-65; Luca 22,
54-55.63-71; Giovanni 18, 13-
15.19-24)
57
Quelli che avevano arrestato Gesù lo portarono alla casa di Caifa, il
sommo sacerdote, dove si erano radunati i maestri della legge e le altre
autorità.
58 Pietro lo seguiva da
lontano. Poi entrò anche nel cortile della casa e si sedette in mezzo ai
servi per vedere come andava a finire.
59
Intanto i capi dei sacerdoti e gli altri del tribunale cercavano una falsa
accusa contro Gesù, per poterlo condannare a morte.
60 Ma non la trovavano, anche se si erano
presentati moltissimi testimoni falsi. Infine se ne presentarono altri
due
61 che dissero: «Una volta egli ha
dichiarato: "Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre
giorni"».
62 Allora si alzò il sommo
sacerdote e gli disse:
- Non rispondi nulla? Che
cosa sono queste accuse contro di te?
63 Ma
Gesù rimaneva zitto.
Poi il sommo
sacerdote disse:
- Per il Dio vivente, ti
scongiuro di dirci se tu sei il Messia, il Cristo, il Figlio di
Dio.
64 Gesù
rispose:
- Tu l'hai detto. Ma io vi dico che
d'ora in poi vedrete il Figlio dell'uomo
seduto
accanto a Dio Onnipotente;
egli verrà
sulle nubi del cielo.
65 Allora il sommo
sacerdote, scandalizzato, si strappò il mantello e
disse:
- Ha bestemmiato! Non c'è
più bisogno di testimoni, ormai! adesso avete sentito le sue bestemmie.
66 Qual è il vostro
parere?
Gli altri
risposero:
- Deve essere condannato a
morte.
67 Allora alcuni gli sputarono in faccia e
lo presero a pugni; altri gli davano schiaffi
68
e gli dicevano: «Indovina, cristo! Chi ti ha
picchiato?».
PIETRO NEGA DI CONOSCERE GESÙ
(vedi Marco 14, 66-72; Luca 22,
56-62; Giovanni 18, 15-18.25-27)
69 Pietro era
seduto fuori, nel cortile, quando una serva si avvicinò a lui e gli
disse:
- Anche tu stavi con quell'uomo della
Galilea, con Gesù.
70 Ma Pietro
negò davanti a tutti dicendo:
- Non so
nemmeno che cosa vuoi dire.
71 Poi se ne
andò verso la porta del
cortile.
Là, un'altra serva lo vide e
disse a quelli che erano vicini:
- Questo era con
Gesù di Nazaret.
72 Ma Pietro negò
ancora e disse:
- Giuro che non conosco
quell'uomo.
73 Poco dopo, alcuni dei presenti si
avvicinarono a Pietro e gli dissero:
- Certamente
tu sei uno di quelli: si capisce da come parli che sei della
Galilea.
74 Allora Pietro cominciò a
giurare e a spergiurare che non era vero e
diceva:
- Io non lo conosco nemmeno! Subito dopo
un gallo cantò.
75 In quel momento Pietro
si ricordò di quel che gli aveva detto Gesù: «Prima che il
gallo canti, per tre volte avrai detto che non mi conosci». Allora
uscì fuori e pianse amaramente.
Rinnegamento di PietroCAPITOLO
27
GESÙ E' CONDOTTO DAVANTI A PILATO
(vedi Marco 15, 1; Luca 23, 1;
Giovanni 18, 28)
1 Quando fu mattino, tutti i
capi dei sacerdoti e le altre autorità del popolo si riunirono per
decidere di far morire Gesù.
2 Alla fine
lo fecero legare e portar via, e lo consegnarono a Pilato, il governatore
romano.
LA MORTE DI GIUDA E LE TRENTA MONETE
3 Quando Giuda, il traditore,
vide che Gesù era stato condannato, ebbe rimorso. Prese le trenta monete
d'argento e le riportò ai capi dei sacerdoti e alle altre
autorità.
4
Disse:
- Ho fatto male, ho tradito un innocente.
Ma quelli
risposero:
- A noi che importa? Sono affari
tuoi!
5 Allora Giuda buttò le monete nel
tempio e andò a impiccarsi.
6 I capi dei
sacerdoti raccolsero le monete e dissero: «La nostra legge non permette di
mettere questi soldi nel tesoro del tempio, perché sono sporchi di
sangue».
7 Alla fine si misero d'accordo e
con quei soldi comprarono il campo di un fabbricante di vasi, per destinarlo al
cimitero per gli stranieri.
8 Perciò quel
campo si chiama anche oggi "Campo del Sangue".
9
Così si avverarono le parole del profeta
Geremia.
Presero le trenta monete d'argento,
prezzo che il popolo d'Israele aveva pagato per
lui,
10 e le usarono per comprare il campo del
vasaio,
così come il Signore mi aveva
ordinato.
GESÙ DAVANTI A PILATO
(vedi Marco 15, 2-5; Luca 23,
2-5; Giovanni 18, 33-38)
11 Gesù fu
portato davanti al governatore romano.
Quello
gli domandò:
- Sei tu il re dei
Giudei?
E Gesù
rispose:
- Tu lo
dici.
12 Intanto i capi dei sacerdoti e le altre
autorità portavano accuse contro di lui, ma egli non diceva nulla.
13 Allora Pilato gli disse:
- Non senti di quante cose ti
accusano?
14 Ma Gesù non rispose neanche
una parola, tanto che il governatore ne fu molto
meravigliato.
GESÙ E' CONDANNATO A MORTE
(vedi Marco 15, 6-15; Luca 23,
13-25; Giovanni 18, 38-19, 16)
15 Ogni anno, per
la festa di Pasqua, il governatore aveva l'abitudine di lasciare libero uno dei
carcerati, quello che il popolo voleva.
16 A quel
tempo era in prigione un certo Barabba, un carcerato famoso.
17 Così, quando si fu riunita una certa
folla, Pilato domandò: - Chi volete che sia lasciato libero: Barabba,
oppure Gesù detto Cristo? -
18
Perché sapeva bene che l'avevano portato da lui solo per
odio.
19 Mentre Pilato era seduto al tribunale,
sua moglie gli mandò a dire:
- Cerca di
non decidere niente contro quest'uomo innocente, perché questa notte, in
sogno, ho sofferto molto per causa sua.
20
Intanto i capi dei sacerdoti e le altre autorità riuscirono a convincere
la folla che era meglio chiedere la liberazione di Barabba e la morte di
Gesù.
21 Il governatore domandò
ancora:
- Chi dei due volete che lasci
libero?
La folla
rispose:
-
Barabba.
22 Pilato
continuò:
- Che farò dunque di
Gesù, detto Cristo?
Tutti
risposero:
- In
croce!
23 Pilato
replicò:
- Che cosa ha fatto di
male?
Ma quelli gridavano ancora più
forte:
- In croce! in
croce!
24 Quando vide che non poteva far niente e
che anzi la gente si agitava sempre di più, Pilato fece portare un po'
d'acqua, si lavò le mani davanti alla folla e
disse:
- Io non sono responsabile della morte di
quest'uomo! Sono affari vostri!
25 Tutta la gente
rispose:
- Il sangue suo ricada su di noi e sui
nostri figli!
26 Allora Pilato lasciò
libero Barabba. Fece frustare a sangue Gesù, poi lo consegnò ai
soldati per farlo crocifiggere.
Gesù è condotto da Ponzio Pilato
GLI INSULTI DEI SOLDATI
(vedi Marco 15, 16-20; Giovanni 19,
2-3)
27 Allora i soldati portarono Gesù
nel palazzo del governatore e chiamarono tutto il resto della truppa.
28 Gli tolsero i suoi vestiti e gli gettarono
addosso una veste rossa.
29 Prepararono una
corona di rami spinosi e gliela misero sul capo, nella mano destra gli diedero
un bastone. Poi incominciarono a inginocchiarsi davanti a lui e a dire ridendo:
«Salve, re dei Giudei!».
30 Intanto
gli sputavano addosso, gli prendevano il bastone e gli davano colpi sulla testa.
31 Quando finirono di insultarlo, gli tolsero la
veste rossa e lo rivestirono con i suoi abiti. Poi lo portarono via per
crocifiggerlo.
La flagellazione
La corona di spine
Gesù presentato al popolo
GESÙ E' INCHIODATO A UNA CROCE
(vedi Marco 15, 21-32; Luca 23,
26.33-38; Giovanni 19, 17-24)
32 Mentre uscivano
incontrarono un certo Simone, originario di Cirene, e lo obbligarono a portare
la croce di Gesù.
33 Quando arrivarono in
un luogo detto Gòlgota (che significa "Luogo del Cranio"), si fermarono
e
34 vollero dare a Gesù un po' di vino
mescolato con fiele. Gesù lo assaggiò ma non volle bere.
35 Poi lo inchiodarono alla croce e si divisero
le sue vesti tirando a sorte.
36 Dopo rimasero
lì seduti a fargli la guardia.
37 In
alto, sopra la testa, avevano messo un cartello con scritto il motivo della
condanna:
«Questo è Gesù, il
re dei Giudei».
38 Insieme con lui avevano
messo in croce anche due briganti, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra.
39 Quelli che passavano di là, scuotevano
la testa in segno di disprezzo, lo insultavano
40
e dicevano: «Volevi distruggere il tempio e ricostruirlo in tre giorni! Se
tu sei il Figlio di Dio, salva te stesso! Scendi dalla croce!».
41 Allo stesso modo, anche i capi dei sacerdoti
insieme con i maestri della legge e le altre autorità ridevano e
dicevano:
42 «Lui che ha salvato tanti
altri, adesso non è capace di salvare se stesso! Lui che diceva di essere
il re d'Israele, scenda ora dalla croce e noi gli crederemo!
43 Ha sempre avuto fiducia in Dio e diceva: "Io
sono il Figlio di Dio". Lo liberi Dio, adesso, se gli vuol bene!».
44 Anche i due briganti crocifissi accanto a lui
lo insultavano.
Gesù arriva sulla cima del calvario
Crocifissione
Erezione della croce
Il calvario di Gesù Cristo
GESÙ MUORE
(vedi Marco 15, 33-41; Luca 23,
44-49; Giovanni 19, 28-30)
45 Quando fu
mezzogiorno, si fece buio su tutta la regione, fino alle tre del pomeriggio.
46 Verso le tre Gesù gridò molto
forte: «Elì, Elì, lemà sabactàni», che
significa «Dio mio, Dio mio, perché mi hai
abbandonato?».
47 Alcuni presenti udirono e
dissero: «Chiama il profeta Elia!».
48
Subito, uno di loro corse a prendere una spugna, la bagnò nell'aceto, la
fissò in cima a una canna e la diede a Gesù per farlo bere.
49 Ma gli altri dissero: «Aspetta! Vediamo
se viene Elia a salvarlo!».
50 Ma
Gesù di nuovo gridò forte, e poi morì.
51 Allora il grande velo appeso nel tempio si
squarciò in due, da cima a fondo. La terra tremò, le rocce si
spaccarono,
52 le tombe si aprirono e molti
credenti tornarono in vita.
53 Usciti dalle
tombe dopo la risurrezione di Gesù, entrarono a Gerusalemme e apparirono
a molti.
54 L'ufficiale romano e gli altri
soldati che con lui facevano la guardia a Gesù si accorsero del terremoto
e di tutto quel che accadeva. Pieni di spavento, essi dissero: «Quest'uomo
era davvero Figlio di Dio!».
55 Molte donne
erano là e guardavano da lontano. Esse avevano seguito e aiutato
Gesù fin da quando era in Galilea.
56 Tra
le altre, c'erano Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo e di Giuseppe, e la
madre dei figli di Zebedèo.
Gesù muore sulla croce
IL CORPO DI GESÙ E' MESSO NELLA TOMBA
(vedi Marco 15, 42-47; Luca 23,
50-56; Giovanni 19, 38-42)
57 Ormai era
già sera, quando venne Giuseppe di Arimatèa. Era un uomo ricco, il
quale era diventato discepolo di Gesù.
58
Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. E Pilato
ordinò di lasciarglielo prendere.
59
Allora Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo
pulito
60 e lo mise nella sua tomba, quella che
da poco si era fatto preparare per sé, scavata nella roccia. Poi fece
rotolare una grossa pietra davanti alla porta della tomba e se ne andò.
61 Intanto due delle donne, Maria Maddalena e
l'altra Maria, stavano lì sedute di fronte alla
tomba.
Distacco dalla croce
Cristo deposto nella tomba
LE GUARDIE SORVEGLIANO LA TOMBA DI GESÙ
62 Il giorno dopo era sabato. I
capi dei sacerdoti e i farisei andarono insieme da
Pilato
63 e gli
dissero:
- Eccellenza, ci siamo ricordati che
quell'imbroglione, quand'era vivo, ha detto: «Tre giorni dopo che mi
avranno ucciso, io risusciterò».
64
Perciò ordina che le guardie sorveglino la tomba fino al terzo giorno,
così i suoi discepoli non potranno venire a rubare il corpo e poi dire
alla gente: «E' risuscitato dai morti!». Altrimenti quest'ultimo
imbroglio sarebbe peggiore del primo.
65 Pilato
rispose:
- Va bene: prendete le guardie e fate
sorvegliare la tomba come vi pare.
66 Essi
andarono, assicurarono la chiusura della tomba sigillando la grossa pietra e poi
lasciarono le guardie a
custodirla.
CAPITOLO
28
L'ANNUNZIO DELLA RISURREZIONE
(vedi Marco 16, 1-8; Luca 24,
1-12; Giovanni 20, 1-10)
1 Il giorno dopo,
all'inizio del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l'altra Maria
andarono ancor a a vedere la tomba di Gesù.
2 Improvvisamente vi fu un terremoto, un angelo
del Signore scese dal cielo, fece rotolare la grossa pietra e si sedette sopra.
3 Aveva un aspetto splendente come un lampo e
una veste candida come la neve.
4 Le guardie
ebbero tanta paura di lui che cominciarono a tremare e rimasero come morte.
5 L'angelo parlò e disse alle donne:
«Non abbiate paura, voi. So che cercate Gesù, quello che hanno
crocifisso.
6 Non è qui, perché
è risuscitato proprio come aveva detto. Venite a vedere dov'era il suo
corpo.
7 Ora andate, presto! Andate a dire ai
suoi discepoli: E' risuscitato dai morti e vi aspetta in Galilea. Là lo
vedrete. Ecco, io vi ho avvisato».
8 Le
donne partirono subito, spaventate, ma piene di gioia e andarono di corsa a
portare la notizia ai discepoli.
9 Ma
all'improvviso Gesù venne loro incontro e disse: «Salve!».
Allora si avvicinarono a lui, abbracciarono i suoi piedi e lo adorarono.
10 Gesù disse: «Non abbiate paura.
Andate a dire ai miei discepoli di recarsi in Galilea: là mi
vedranno».
L'INGANNO DELLE AUTORITÀ EBRAICHE
11 Mentre le donne erano in cammino,
alcune guardie che sorvegliavano la tomba di Gesù tornarono in
città e raccontarono ai capi dei sacerdoti quel che era successo.
12 Allora i capi dei sacerdoti si riunirono
insieme con le autorità del popolo e decisero di offrire molti soldi alle
guardie dicendo:
13 «Voi dovete dire che
sono venuti di notte i suoi discepoli, mentre dormivate, e che l'hanno rubato.
14 Se poi il governatore verrà a saperlo,
noi lo convinceremo e faremo in modo che voi non siate
puniti».
15 le guardie presero i soldi e
seguirono quelle istruzioni. perciò questa storia è diffusa ancor
oggi tra gli ebrei.
GESÙ APPARE AI DISCEPOLI E LI MANDA NEL MONDO
(vedi Marco 16, 14-18; Luca 24,
36-49; Giovanni 20, 19-23; Atti 1, 6-8)
16 Gli
undici discepoli andarono in Galilea, su quella collina che Gesù aveva
indicato.
17 Quando lo videro, lo adorarono.
Alcuni, però, avevano dei dubbi.
18
Gesù si avvicinò e disse: «A me è stato dato ogni
potere in cielo e in terra.
19 Perciò
andate, fate diventare miei discepoli tutti gli uomini del mondo; battezzateli
nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo;
20 insegnate loro ad ubbidire a tutto ciò
che io vi ho comandato. E sappiate che io sarò sempre con voi, tutti i
giorni, sino alla fine del mondo».